Articoli | 01 October 2015 | Autore: Tommaso Caravani

Equip auto: a Parigi per scoprire il futuro dell’aftermarket

Equip Auto 2015 punta a diventare il faro sulle nuove tendenze nel mondo aftermarket: dall’impatto del digitale ai modelli distributivi e riparativi. Mario Feims, direttore dell’ente organizzatore della manifestazione, ci ha spiega perché vale la pena fare un salto a Parigi a ottobre.

 

Inutile negarlo, Equip Auto era la fiera internazionale degli anni “dispari”, poi, per una serie di traversie di cui l’organizzazione non ha effettivamente particolari responsabilità, ha perso un po’ di colpi. Tanto per ricordare qualche fatto si potrebbe iniziare con l’11 settembre 2001 (pochi giorni prima dell’apertura della manifestazione) poi le edizioni segnate dagli scioperi o la coincidenza delle date con il ramadam, che sarebbe il meno visto e considerata la situazione geopolitica del Nord Africa, zona a maggioranza francofona e da sempre bacino di visitatori internazionali della manifestazione.
Nonostante questo, Equip Auto continua a resistere e per quest’anno rilancia la propria offerta puntando a tornare a essere la fiera europea dell’aftermarket degli anni “dispari”.
La ricetta? Puntare sulla tecnologia e sulle nuove tendenze, perché il ruolo delle fiere è cambiato e oggi si punta a diventare barometro di ciò che sta cambiando sul mercato di riferimento e di cosa è destinato a modificarsi negli assetti tanto della riparazione quanto della distribuzione di ricambi e attrezzature.

Perché andare ad Equip Auto?
Lo abbiamo chiesto direttamente a Mario Fiems, direttore della business unit manufacturing and transport di Comexposium, ente che organizza Equip Auto, ma anche Solutrans.
L’aftermarket sta cambiando, bisogna rimanere al passo con i tempi. Il perché fare una gita a Parigi, al di là della bellezza della città, lo spiega proprio Mario Fiems: “Oggi ci sono vari macro fattori che sono destinati a impattare in maniera importante sul mondo del post-vendita e, mi permetto di dire, sull’economia in generale. A livello generale, abbiamo subito una crisi economica che ha portato a una trasformazione globale del modello industriale, dalle delocalizzazioni alla crescita di poli di eccellenza in ricerca e sviluppo.

Un’altra conseguenza della mancanza di liquidità è stata la crescita di fenomeni di cui per anni si è parlato, ma che solo oggi stanno diventando massivi. Penso ad esempio al car sharing e alla crescita del noleggio, fenomeni che stanno crescendo in Europa e sono la conseguenza della percezione differente che gli automobilisti hanno sempre più del bene auto. La proprietà non è più un obbiettivo sociale, soprattutto per le nuove generazioni”.

L’altro grande cambiamento Fiems lo identifica nel progresso tecnologico delle stesse vetture, con intervalli di manutenzione sempre maggiori e una complessità che aumenta di giorno in giorno e rende sempre più difficile il mestiere dell’autoriparatore. Perché “sebbene il fatturato del comparto non abbia subito grandi perdite” è nel numero di lavorazioni che si è avuto un calo. “Il mercato dell’auto in Europa è un mercato maturo, con un contenuto tecnologico elevato, è impossibile pensare di creare business agendo sulla leva dei volumi, lo si può fare solo attraverso una crescita a valore” spiega Fiems.

Analizzare le nuove tendenze e formarsi in fiera
Ma il passo cruciale Fiems lo tocca quando affronta il tema, ben più vasto, dell’impatto dell’economia virtuale su quella reale. In sostanza, sostiene Fiems, il ruolo delle fiere è cambiato. Un tempo luogo di contrattazione, oggi sempre più luogo di formazione e analisi delle tendenze. Per questo Equip Auto ha organizzato un’importante programma di incontri a tema e training direttamente in fiera. Perché, proprio in fiera, troppo spesso ci si dimentica che espositori e visitatori vivono in un mondo reale, fatto di problemi e opportunità che il settore deve saper intercettare e anticipare laddove possibile.

Tra questi sicuramente l’impatto del digitale, un mondo ancora poco compreso dagli attori del settore, cui la fiera vuole dare qualche spunto.
E così, per la prima volta, una fiera aftermarket si trasforma in incubatore di nuove iniziative imprenditoriali. Ad Equip Auto, infatti, esporrano 100 start-up digitali invitate dall’ente fieristico a mostrare le proprie soluzioni per il futuro: dalla mobilità alternativa a quello che viene comunemente chiamato l’internet delle cose (internet of think o IOT), ossia la possibilità di connettere in rete oggetti già noti con potenzialità ancora tutte da esplorare nel campo della mobilità.
Insomma, Equip Auto si pone come fiera “business”, dove il business non passa solo dai contratti, ma anche dal cogliere le nuove opportunità che conseguono dai cambiamenti in atto, in altre parole scoprire “le nuove tendenze di mercato”.

Il ruolo delle reti
Proprio rimanendo in tema di sviluppo tecnologico, Fiems è convinto altresì che il futuro dell’autoriparazione sia legato a doppio filo con quello dello sviluppo di reti di assistenza sempre più competitivi. 

“Oggi per un autoriparatore è sempre più difficile rimanere aggiornato e preparato alle nuove sfide. Non solo perché la riparazione diventa più complessa, ma anche perché serve una mentalità nuova per essere sul mercato”. Fiems si riferisce in particolare al mondo del web, sempre meno trascurabile da chiunque voglia lavorare in mondo reale, perché sempre più gli automobilisti utilizzano le nuove tecnologie anche solo per “scegliere” il riparatore.
“Non essere da soli significa anche sfruttare le competenze e le economie di scala di un gruppo”, afferma Fiems, e per questo le reti avranno un ruolo importante nella manifestazione, così come le aziende “pure digital” che si occupano di canalizzare la riparazione dal web.
Se da una parte, quindi, mancheranno come espositori i grandi nomi della vendita di ricambi online (che comunque parteciperanno in veste di visitatori), saranno presenti i grandi siti “market place”, cioè quei siti che raccolgono le informazioni sui riparatori e permettono ai visitatori di recensirne i servizi. 

Al di là delle considerazioni di merito sul fenomeno, questi rappresentano una realtà che è impossibile ignorare.
L’ente offrirà anche un aiuto concreto ai riparatori nel processo di digitalizzazione, con uno spazio dedicato alle aziende web che si occupano di marketing digitale, perché quello dei servizi web è, a tutti gli effetti un nuovo trend.

Internet e web
Non bisogna dimenticare come la Francia, infatti, nel mondo dell’online rappresenti sicuramente un’eccellenza nel panorama europeo. Nel solo settore della vendita ricambi è qui che sono nati alcuni dei più grandi venditori online di ricambi, ma è anche il paese che per primo, dopo gli Stati Uniti ha saputo sfruttare l’avvento della digitalizzazione, inventando, ad esempio, le vendite ad evento (i famosi saldi tutto l’anno che oggi tanti siti, anche nostrani propongono) e che, grazie a un modello distributivo unico in Europa è riuscita a imporre modelli di e-commerce ancora difficilmente raggiunti dagli altri paesi in tutti i settori (si pensi a Auchan, Leroy Merlin, Decathlon tanto per fare qualche nome).

Internazionalizzazione
Detto questo, Equip Auto rimane comunque una fiera di livello internazionale, che vuole giocarsi la sua partita nel mercato globale delle manifestazioni espositive.
Ecco quindi che l’edizione 2015 punta su quei paesi che offrono prospettive di sviluppo anche in campo internazionale: l’ente ha infatti invitato ufficialmente delegazioni di buyer da Marocco, Tunisia e Polonia, che rappresentano il target di quest’anno, perché “in controtendenza” nel mercato e offrono molte opportunità.
Un programma concreto che già dal lunedì prevede incontri B2B con le delegazioni internazionali oltre a focus di approfondimento su questi paesi.
 

Go to Paris to discover the future of IAM

Equip Auto 2015 aims at becoming the lighthouse on new trends in the aftermarket world: from the impact of digital systems to new distribution and repair models. Mario Feims, director of the fair organization, explains why it is worth making a trip to Paris in October.

In the past, Equip Auto used to be the considered the international “odd years fair”, but for many different reasons not due to the organizers, it slowed down.
Just to mention a few of facts, we can recall the dramatic event of September 11, 2001 (a few days before the opening of the event); moreover many edition were marked by strikes or occurred in coincidence of the Ramadan; and even the geopolitical situation of North Africa, a majority French-speaking area, that has always been the main basin of the international visitors of the event.
Despite of this, Equip Auto continues to resist and this year is back and relaunches its offer with the aim of being once again the European “odd years fair” of the independent aftermarket.
The recipe? Focus on technology and new trends, because the role of fairs has changed and today a fair is a place where people learn about the changes of the markets and about what is expected to change in the structure of both the repair and the distribution of spare parts and equipment.

Why going to Equip Auto?
We asked it directly to Mario Fiems, director of Comexposium manufacturing and transport business unit, the organizer of Equip Auto and Solutrans.
The IAM market is changing and it is necessary to keep up with times. The reason why it is worth going to Paris, beyond the beauty of the city, is well explained by Mario Fiems himself: “Today there are many macro factors that are going to seriously impact on the world of after-sales and, I dare say, on global economy. In general, we have suffered an economic crisis that has led to a global transformation of the industrial model, from delocation to the growth of centers of excellence in research and development.
Another consequence of the lack of liquidity has been the growth of phenomena we have talked about for years, but that only now are becoming massive. For example, I think of car sharing and of the growth of the rental, phenomena that are growing in Europe and are a consequence of the different perception that drivers have of the car. Property is no longer a social goal, especially for the younger generation”.
The other big change explains Feim is the technological progress of the cars, with longer service intervals and increasing technological complexity that makes it more and more difficult for car repairers to work.
As Feims explains “although the turnover of the sector has not suffered great losses” is the number repairs has slowed down. “The European market is a mature one, featuring a high technological content, it is impossible to think of creating a business by increasing the volumes, it can be done only through an increase in value”.

A place of training and trend analysis.
Feims talks about the crucial topics when he talks about the impact of the virtual economy over the real one.
In substance, explains Fiems, the role of fairs has changed over times. Once they were a place of business, while today they are more and more a place of training and trend analysis.
This is the reason why Equip Auto has scheduled an important training and workshops program that will take place during the fair. Too often we forget that exhibitors and visitors are part of a real world, made up of problems and opportunities that we should detect and anticipate.
Among these issues there is the digital system impact, a world that is not well understood yet and that the fair wishes to give prominence.
Therefore, for the first time, an aftermarket fair becomes an incubator for new ventures. Equip Auto, in fact, invited to the fair 100 digital startups that will showcase their solutions for the future: from alternative mobility to what is commonly called the Internet of Things (IOT), namely the chance to connect existing objects by web so as to develop new solutions for mobility.
In short, Equip Auto fair stands as a “business” fair, where the business does not come just from signing contracts, but also by taking advantage of new opportunities resulting from the changes taking place, in other words to find out “the new market trends”.

The network role
Talking about technology, Feims is convinced the future of car repairing is linked to the development of more and more competitive repair networks.
“Today for a car repairer is more and more difficult to keep updated and ready for new challenges. This is due not only to a more complexity of repairs but also to the need of a new approach to the market”. Fiems is specially talking about the web, which has to be considered if one wants to work in the real world, since drivers take more and more advantage of new technologies starting from the choice of the workshop.
“Not to be alone also means to take advantage of the know-how and of the economies of scale of a group” says Fiems, and this is the reason why networks have an important role in the event, as well as “pure digital” companies dealing with channeling repair requests from the web.
Therefore, even if big names of the online spare parts sales are not exhibiting (though they will participate as visitors), the major “market place” websites will present, ie those websites that collect information about repairers and let drivers to comment on their services.
Beyond the considerations about the phenomenon, these represent a reality that is impossible to ignore.
The fair will also offer practical help to repairers in the process of digitization, with a space dedicated to web companies that deal with digital marketing, since the web services is actually a new trend. 

Internet and web
It is not to be forgotten that, in the online world, France represents indeed an excellence in Europe. As a matter of fact, in the spare parts sector France is the country where some of the biggest spare parts online sellers were born, and it also is the first country after the United States that has been able to take advantage of the digital innovation, even creating new formulas, such as the sales on event (the famous all year long outlet sales) and that, thanks to a unique distribution model in Europe, has managed to impose e-commerce templates still hardly achieved by other countries in all sectors (such as Auchan, Leroy Merlin, Decathlon just to name a few).

International Equip Auto
Equip Auto is still an international fair that wants to play a role in the global exhibition field. Therefore, the 2015 focuses on these countries that are expected to internationally grow: thus the organizers invited buyers delegations coming from Morocco, Tunisia and Poland; these countries represent this year target since they offer many opportunities.
An intense program that schedules many B2B meetings with international delegations as well as in-depth presentations of these countries. 

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Tags: salone di parigi aftermarket equip auto

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