Un nuovo modo di accendere il motore: da Brisk le candele Premium Evo, una soluzione innovativa e brevettata che migliora il rendimento e i consumi specifici dei motori.
La nuova candela si rivela idonea a qualunque modalità di utilizzo della vettura (città, autostrada, guida sportiva) ed è già disponibile in Italia grazie al distributore Target Racing di Rivoli (TO), da tempo partner di Brisk.
Vediamo ora in dettaglio le caratteristiche principali di questa candela, che si rivela particolarmente innovativa sia dal punto di vista progettuale sia delle tecnologie produttive impiegate (come si vede anche nel filmato su Youtube dedicato a Premium Evo).
La doppia scintilla di Premium Evo
Le novità di questa candela iniziano dalla struttura, perfettamente simmetrica, che si presenta con un elettrodo centrale, un anello intermedio posto sull’isolatore ceramico (tecnologia brevettata da Brisk) e 5-6 elettrodi di massa. Manca invece, rispetto alle candele tradizionali, l’elettrodo di massa sporgente. Questa soluzione permette di avere l’innesco di due scintille a ogni fase: una superficiale, tra elettrodo centrale e l’anello sull’isolatore, l’altra tra quest’ultimo e uno degli elettrodi di massa.
Le due scintille possono scoccare a 360° lungo tutta la superficie dell’isolatore, e questo non avviene in modo casuale. Grazie alle proprietà della miscela aria/carburante presente nel cilindro, esse scoccano esattamente nella zona dove queste sono presenti in maggior concentrazione. Questo rende la combustione particolarmente efficace.
Inoltre, l’eliminazione dell’elettrodo di massa sporgente evita che si crei una barriera alla propagazione del cosiddetto “fronte di fiamma”. In pratica, grazie a questo accorgimento, la miscela aria/carburante incendiatasi non trova più ostacoli e la propagazione all’interno della camera di scoppio è più rapida e pertanto genera onde di pressione più elevate e costanti su tutto l’arco di impiego del motore.
Tanti i vantaggi: dalla combustione ai consumi
La nuova candela Premium Evo, grazie alla sua struttura, consente di migliorare innanzitutto la combustione e di conseguenza le prestazioni del motore; ciò si traduce in una riduzione delle emissioni e dei consumi specifici nell’ordine del 2,5-3%
Questo risultato è dimostrato e da una ricerca condotta autonomamente dalla Facoltà di Ingegneria Meccanica della Technical University of Liberec (CZ), che certifica importanti miglioramenti nella resa del propulsore simulando ben 40 diversi scenari di impiego.
Tra gli altri vantaggi riscontrati segnaliamo anche una migliore facilità delle accensioni a freddo e una bassa tendenza all’imbrattamento, assicurata dalla scarica superficiale tra elettrodo centrale e anello, che a sua volta garantisce prestazioni efficienti per un un’ampia percorrenza chilometrica.
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