Cosa significa fa parte di un network internazionale come Groupauto? Quali le strategie per operare in un territorio complesso come quello torinese? Ne abbiamo parlato con Karin Rivella, alla guida di D.R. Torino dal 2004, e oggi anche nel consiglio di amministrazione di Groupauto.
In un mercato in così forte trasformazione, la D.R. di Torino ha ben chiaro cosa fare: far parte di un gruppo. Ecco quindi la scelta di aggregarsi a Groupauto: non una semplice scelta, ma un legame fedele al brand che si nota fin da subito solo guardando i colori predominanti all’interno della sede di D.R.: il blu. Abbiamo quindi incontrato Karin Rivella, veterana della D.R. insieme al fratello Luca, e abbiamo colto l’occasione per avere un commento a caldo dalla prima donna che entra a far parte del consiglio di amministrazione di Groupauto Italia.Partiamo dall’ultima notizia che la riguarda: l’ingresso nel CDA di Groupauto. Qual è il contributo che intende portare nel consiglio di amministrazione?
Innanzitutto intendo ringraziare pubblicamente tutti i soci che si sono fidati di me, la mia speranza è quella di portare un punto di vista diverso all’interno del consiglio sia per genere, visto che sono la prima donna, sia per tipologia di azienda poiché la D.R. è una realtà diversa rispetto alle altre aziende parte del CDA. Spero di essere utile e sono pronta a imparare dalle altre prestigiose figure che fanno parte del consiglio di amministrazione. Sono altrettanto felice della nomina di Riccardo Califano, il nuovo presidente di Groupauto, vista la sua giovane età, dinamicità e voglia di mettersi in gioco.
Dopo questa doverosa premessa, può raccontarci adesso chi è la D.R.?
La nostra azienda nasce nel 1964 da due soci che, successivamente, hanno ceduto l’attività a mio padre che piano piano ha portato la società ad essere una nota realtà nel panorama piemontese. Siamo nati come vendita di ricambi esclusivamente elettrici, poi negli anni 90 abbiamo inserito la meccanica che oggi è la parte predominante del nostro fatturato. Il mio arrivo è nel 2004 e solo cinque anni dopo è arrivato anche mio fratello Luca. Portiamo avanti con orgoglio la passione per questa azienda, un valore trasmessoci da nostro padre, che ricopre oggi un ruolo di supervisione, e condiviso anche dai nostri dipendenti. Basti pensare che la maggior parte del nostro personale è con noi da più di 20 anni, di cui una buona parte è composta da donne: quattro su undici dipendenti.
Cosa significa essere un ricambista a Torino? Qual è il vostro raggio di azione?
Lavoriamo soprattutto in provincia di Torino e di Vercelli su cui abbiamo una presenza importante, serviamo poi le restanti province con coperture che stiamo migliorando. In città serviamo grandi officine strutturate che abbiamo approcciato grazie al servizio che svolgiamo per le flotte. Abbiamo un sistema logistico strutturato, pianificato e pensato per servire tempestivamente le officine delle province piemontesi. Fuori dalle grandi città le officine hanno ancora modo di organizzare il loro lavoro, di pianificare le attività concordandole con gli automobilisti, questo ci consente di creare rapporti stretti di partnership con l’officina e di lavorare insieme.
In città la frenesia e la necessità di svolgere i lavori immediatamente rende il lavoro dell’officina e ovviamente di conseguenza il nostro più stressante. Credo che ormai i tempi di consegna di un ricambista superino abbondantemente quelli della consegna medicinali!
A proposito di velocità come siete organizzati per le consegne? Quali i servizi che offrite all’officina?
Come dicevo senz’altro il nostro punto di forza sono le consegne ultra rapide: usufruiamo di mezzi di proprietà e di due società esterne. In linea di massima consegniamo entro le tre ore dal momento dell’ordine. I servizi all’officina provengono dalle strategie messe in atto da Groupauto e spaziano dallo sviluppo dei sistemi informatici, all’organizzazione dei servizi tecnici e di marketing per i nostri clienti. Aderiamo a tutti i programmi di formazione Groupauto, abbiamo una sala dedicata alla formazione e una persona che si occupa solo ed esclusivamente delle reti e che segue a 360 gradi le officine in tutte le sue attività. Insomma, tutti i nostri servizi ci legano a Groupauto.
Cosa significa per D.R. essere socio Groupauto?
Non siamo tra i soci fondatori, ma siamo partner di Groupauto dal 1991 quando era ancora EuroCME. Siamo fedeli al brand come si nota anche dai nostri colori. Groupauto per noi è un traino, ma allo stesso tempo rappresenta il futuro, una tutela, un riconoscimento nazionale. Essere parte del gruppo è un segno distintivo poiché hai alle spalle aziende che, dal mio punto di vista, sono le migliori in Italia sia come ricambisti sia come distributori. Siamo onorati di far parte del network e oggi ci dà la consapevolezza di essere nel gruppo di riferimento per il mercato italiano, ma anche la tranquillità per affrontare il futuro con i partner migliori.
Parlando di futuro: come vede dalla sua posizione il mondo dell’aftermarket? Come si rimarrà competitivi in un mercato così in fermento?
Qualcosa è destinato a cambiare, vedo un po’ di paura: per questo è importante far parte di un gruppo grande. Non vedo altre alternative, il futuro è l’aggregazione, bisogna stare insieme perché se no si rischia di essere tagliati fuori. Come dicevo vedo un po’ di timore, ma allo stesso tempo gli attori che operano sul mercato hanno voglia di sapere, di conoscere e di essere sempre aggiornati su quello che succede. Il futuro sarà senz’altro una bella sfida che noi affronteremo sempre al fianco di Groupauto.
La carta di identità
Ragione sociale: D.R.
Dove: Torino (TO)
Superficie totale: 2.000 mq
Numero codici: oltre 150.000
Numero dipendenti: 11
Fatturato 2016: 3.000.000