I requisiti europei sulle emissioni richiedono ai costruttori di realizzare motori sempre più leggeri e performanti; per ottenere questi risultati è fondamentale la qualità dei prodotti. Ne parliamo con il responsabile della gestione prodotto Nissens, Steffen Bjerg Jensen, che sottolinea il ruolo di turbocompressori e i relativi intercooler.
Per ottimizzare le prestazioni dei motori e fornire un controllo più veloce e preciso di questi elementi, i turbocompressori e i relativi intercooler hanno attraversato una nuova sostanziale evoluzione negli ultimi anni. Infatti, se una volta si potevano anche utilizzare i componenti meno costosi disponibili sul mercato con buoni risultati, oggi le prestazioni in continua crescita impongono maggiori richieste anche per quanto riguarda la qualità dei componenti del motore, che devono essere sempre più performanti per garantire una potenza maggiore e creare un ambiente migliore.
In sintesi, spiega il responsabile della gestione prodotto Nissens, Steffen Bjerg Jensen: "Il motore avrebbe richiesto molta energia per il suo funzionamento e l'auto sarebbe stata gravata da un peso eccessivo. Per ottenere le stesse prestazioni in motori piccoli, una corretta gestione di valvole, alberi a camme, ammortizzatori, accensione e iniezione è più cruciale che mai rispetto al passato. Di conseguenza, alcuni produttori hanno scelto di togliere un cilindro per ottenere motori a tre cilindri abbassando al contempo il volume della corsa. Il motore deve essere però in grado di garantire le stesse prestazioni, se non addirittura prestazioni migliori”.
La Fiesta è più performante della Porsche 911
La stessa evoluzione si riscontra in motori più grandi che sono stati ridotti da cinque o sei cilindri a quattro cilindri, ad esempio. Ma, al contempo, questi motori più piccoli hanno aumentato la velocità e la potenza in cavalli.Gli ultimi motori a tre cilindri hanno prestazioni e consumi migliori rispetto a motori multi-cilindri più grandi e più datati.
Una caratteristica comune era che grandi quantità di aria dovevano essere fornite dal turbocompressore e dall'intercooler, oltre a essere raffreddate per ottenere la migliore densità dell'aria nel motore.
"Per rispettare i requisiti relativi alle emissioni di CO2 i motori devono essere ulteriormente spinti oltre, come mai prima. Un buon esempio è il motore EcoBoost Ford da 1.0 l a tre cilindri: eroga fino a 140 CV. Confrontiamolo con il motore da 4.0 litri di una Porsche 911 GT3, da 500 CV. Quel motore eroga solo 125 CV al litro, rispetto ai 140 CV al litro della Fiesta.
Improvvisamente ci troviamo di fronte a un’auto di classe minore che vanta un motore più performante di quello di una supercar. La gestione dei motori si trova quindi ad affrontare notevoli richieste. E significa anche che l'intercooler installato nella Fiesta in realtà dovrebbe rispondere meglio alle sollecitazioni rispetto a quello nella 911," afferma Jensen.
La fine del ridimensionamento
Secondo Nissens, però, è stato raggiunto il limite di quanto sia possibile ricavare da un motore ridimensionato. E questo tuttavia non è dovuto alle prestazioni, ai giri o ai consumi, bensì all'ambiente. Il limite viene fissato dai nuovi requisiti anti-inquinamento e dagli standard europei più rigidi.Il carico costantemente maggiore di un motore più piccolo implica che questo non sia in grado di rispettare in futuro i requisiti anti-inquinamento. Una grande quantità di aria nel motore garantisce una combustione più pulita, e questo comporterà un nuovo aumento delle dimensioni dei motori, dato che nei motori attuali non c'è spazio per una maggiore quantità d'aria. Tuttavia, è possibile sfruttare la moderna gestione avanzata dei motori ridimensionati utilizzandola su motori leggermente più grandi, in combinazione con turbocompressori e intercooler più efficienti.
"È ovvio che in futuro ci si concentrerà sull'utilizzo ottimizzato e massimizzato delle capacità del turbocompressore, per essere concorrenziali e al contempo rispettare gli standard europei.
Risulta quindi estremamente importante che i meccanici e i grossisti ricerchino la qualità e non solo la soluzione più rapida e meno costosa. Perché questa soluzione può facilmente rivelarsi la più costosa a lungo termine," conclude Steffen Bjerg Jensen.
Chi è Nissens A/S?
Nissens ha sviluppato, prodotto e fornito in tutto il mondo una vasta gamma di soluzioni di raffreddamento motore e condizionamento aria per l'aftermarket indipendente del settore automotive sin dal 1921. Oggi Nissens ha oltre 1.200 dipendenti in tutto il mondo, per offrire prodotti e servizi che rappresentino la soluzione ottimale a qualsiasi esigenza.
Tags: nissens
Leggi anche
APPROFONDIMENTI | 27/11/2023Riscaldatori e ventilatori: Nissens spiega perché controllarli regolarmente