Abbiamo intervistato Armando Massarelli, della società ZA.MA. di Viterbo e socio Groupauto Italia. Un’azienda che ha seguito tutto lo sviluppo di questa organizzazione e crede fortemente nel valore del gruppo.
In un mercato che sta cambiando e che porterà verso una “selezione naturale” i suoi attori, scopriamo che per ZA.MA., socio Groupauto fin dagli esordi, la ricetta per rimanere competitivi in aftermarket è fatta da servizi efficienti e collaborazione fra le parti.Ne parliamo con Armando Massarelli, titolare della società ZA.MA. di Viterbo.
Può raccontarci come è nata ZA.MA. e come si è evoluta nel tempo?
La ditta ZA.MA. srl nasce nel 1973 col nome di Eugenio Minelli & C. snc e nel corso degli anni cambia ragione e compagine sociale. Nasce come ricambista specializzato in materiale elettrico per poi evolversi con il mercato.
Oggi abbiamo 12 dipendenti, un magazzino di circa 2.600 mq e gestiamo 25.000 codici a stock. Abbiamo da poco aperto anche alla carrozzeria e in questo settore abbiamo grandi opportunità di crescita.
Qual è il vostro raggio d’azione e come siete organizzati a livello logistico? Quante consegne al giorno?
Operiamo su Viterbo e provincia, Rieti e provincia, zona nord della provincia di Roma e tutta la fascia del litorale romano in particolare Civitavecchia.
Le consegne sono effettuate sia con mezzi propri sia con corrieri locali e nazionali, garantendo un minimo di due consegne giornaliere ovunque.
Quali sono stati gli investimenti più significativi che avete messo in atto negli ultimi anni? E per il futuro, avete in previsione altri investimenti?
Negli ultimi anni abbiamo cambiato sede, raddoppiando la metratura, cosa che facciamo ogni 10 anni circa. Abbiamo inserito nell’organico numerosi giovani, che si affiancano al personale con più esperienza, così da poter meglio gestire un servizio veloce ed efficiente.
Come dicevo prima siamo nati come specialisti in ricambi elettrici, ai quali abbiamo poi aggiunto la meccanica e oggi anche la carrozzeria.
Abbiamo anche formato un tecnico per supportare i nostri clienti con corsi e assistenza tecnica.
Cosa vi ha spinto a “sposare” il network Groupauto?
La nostra azienda è stata tra i primi soci di quello che fu il Consorzio EuroCME di cui Groupauto è l’evoluzione. Abbiamo sempre creduto che la collaborazione e la condivisione di progetti con altre aziende potessero essere una chiave di successo in un mercato che impone cambiamenti e investimenti non facilmente gestibili singolarmente.
Secondo lei quali sono le carte vincenti per essere un ricambista di successo oggi?
Difficile rispondere, in un mercato come quello attuale, che cambia continuamente e presenta grandi differenze da regione a regione.
Noi crediamo fermamente da sempre che un rapporto chiaro e trasparente con i nostri clienti sia fondamentale: la correttezza paga sempre.
Certamente serve una gestione attenta del magazzino per poter garantire una continua disponibilità di prodotto, una scelta di marchi che assicurino qualità e condizioni di acquisto adeguate, una logistica efficiente e ultima, ma non per importanza, una proposta seria di formazione e assistenza alle officine.
E a proposito di autoriparatori, tenete corsi di formazione dedicati a loro? Su cosa deve puntare oggi un ricambista per conquistare un’officina?
Il nostro tecnico interno ogni anno presenta alle officine un calendario di corsi per mantenere un livello di preparazione adeguato alle continue innovazioni tecniche che si presentano nel mondo della riparazione.
Forniamo inoltre formazione alla rete Bosch Car Service, Autocrew e naturalmente a tutta la rete Groupauto con le nostre officine PuntoPro.
Servite delle flotte? Se sì, come siete strutturati a riguardo?
Le flotte sono diventate una parte importante del nostro business. Perciò abbiamo creato un reparto interno che si occupa esclusivamente di questo, gestendo tutto il processo dalla ricezione dell’ordine alla consegna al corriere, sia per la parte elettrico-meccanica sia per la carrozzeria.
Quali sono i vostri obiettivi a medio e lungo termine?
Nel medio periodo intendiamo impegnarci sempre più sull’essere identificati come il partener di riferimento dei nostri clienti.
Prodotto, logistica e formazione sono alcuni dei temi su cui vogliamo lavorare e migliorarci, mantenendo sempre alto il livello di interesse per i segnali che il mercato ci darà e per le esigenze dei nostri clienti.
Per concludere, quali sono secondo lei le prospettive del mercato aftermarket? La filiera distributiva è destinata a cambiare?
Ormai da anni si parla di cambiamento e da più parti si sostiene che la filiera distributiva del nostro settore sia troppo lunga, specie in funzione dell’aumento dei costi e della riduzione dei margini a cui stiamo assistendo.
Noi in azienda siamo convinti che siano maturi i tempi per un cambiamento, che la selezione sia iniziata e sul mercato resteranno unicamente ricambisti di dimensioni importanti, che possano fornire alle officine numerosi servizi a valore aggiunto. Ricambisti che dovranno obbligatoriamente fare squadra in organizzazioni tipo Groupauto.
A questi si affiancheranno distributori con fatturati, magazzini e organizzazioni con dimensioni sempre più grandi.
A nostro modesto avviso sta finendo il tempo dei piccoli ricambisti che offrono solo il prezzo e la prossimità e dei distributori di medie dimensioni che non possono relazionarsi efficacemente con fornitori internazionali.
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