Un componentista cui deve il nome, Tenneco, e un business che rappresenta il futuro della distribuzione: quello delle flotte. Ovam incontra il proprio network di ricambisti per una serata all’insegna di progettualità e visione di mercato.
Per questo, lo scorso 7 marzo, ci ha tenuto a incontrare i propri clienti, mettendo sul palco un produttore di ricambi e una flotta; un’occasione anche per dare un quadro del mercato e dei cambiamenti che coinvolgeranno tutta la filiera.
Ricambisti e officine verso il futuro
“Ad oggi abbiamo 80 ricambisti Point Service e oltre 32 ricambisti Partner Bosch, che sono la matrice su cui abbiamo sviluppato il business - spiega Baruffaldi – per un totale di oltre 1.000 officine. Eppure, anche se continuiamo ad avere numeri importanti, è difficile mantenere il progetto Point Service, oramai delegato a poche regioni d’Italia. Il progetto AD service, invece, sfrutta la dimensione internazionale di AD in Europa, sia come presenza del brand per il marketing, sia come riconoscibilità sul territorio”.Ovam, nei primi mesi di gestione de progetto AD Service ha riscontrato un grande consenso, contrattualizzando più di 60 officine in collaborazione con 11 ricambisti Partner.
Ma se i progetti officine sono importanti per i gruppi distributivi, sicuramente lo sono anche i ricambisti, che sono destinati a un cambiamento importante nei prossimi anni: “il futuro è fatto di ricambisti, che saranno in grado di sfruttare al meglio le nuove opportunità del nostro mercato, ad oggi in piena evoluzione” prevede Baruffaldi.
“Questa trasformazione potrebbe diminuire il numero di ricambisti fidelizzati a ciascun distributore, ma farà crescere il numero di officine da seguire. Targare l'officinaperò è solo il primo passo, poi bisogna saper coordinare e sviluppare le attività di animazione del network. Per questo – prosegue Baruffaldi - serviranno sempre più dei responsabili di progetto, che lavorando in affiancamento ai ricambisti supporteranno le officine affiliate".
Passa quindi la parola a un componentista, Tenneco, che da sempre collabora con Ovam. Era infatti il 1963 quando apre i battenti Ovam, acronimo di "Organizzazione Vendita Ammortizzatori Monroe", proprio come base distributiva in Italia del brand americano.
Tenneco: più prodotti per ogni esigenza
Se la platea si scalda sulle progettualità del gruppo, più difficile era immaginare la partecipazione nell’intervento di Tenneco, che tuttavia è riuscito a muovere gli animi con almeno due notizie: da una parte l’avvio di una campagna di comunicazione importante, dall’altra la nuova linea di ammortizzatori Roadmatic.La comunicazione è molto importante, specie se indirizzata agli autoriparatori, perché oggi “le officine hanno sempre più timore di offrire il cambio ammortizzatori, a causa dell'elevato costo” spiega William Cappabianca, sales manager Italia per il mercato aftermarket di Tenneco.
Molto interessante anche l’inserimento della linea Roadmatic nella gamma di ammortizzatori Monroe, una linea più economica (“pur mantenendo la qualità Monroe” puntualizza William Cappabianca) che va incontro ai problemi di prezzo degli automobilisti e aiuta autoriparatori e ricambisti a vendere questi prodotti, che restano comunque elementi di sicurezza dell’auto.
Arval: una nuova partnership?
L’ultimo intervento della serata vede protagonista Arval, azienda che, come indicato dal Direttore Network Simone Guidi, da anni si avvale dei ricambi aftermarket per le riparazioni di meccanica dei propri veicoli.L'interrogativo che pone Guidi ai presenti è interessante: l'aftermarket rappresenta un rischio o un’opportunità per la Flotta? Forte della sua decennale esperienza nel settore, Guidi è certo che sia un'opportunità a pato che si conosca il business.
Ma perché una flotta sceglie fornitori Aftermarket? Paradossalmente, sottolinea Guidi, la convenienza economica non è l'unica variabile, ma la cosa ancor più importante è la capacità di erogare un servizio attraverso una rete Indipendente capillare, disponibile e flessibile, che dà un reale beneficio al Cliente/Utilizzatore.
Per questo Arval negli utimi anni ha avviato un processo di conoscenza e di qualificazione della rete di riparazione (Officine eccaniche, Carrozzerie e Gommissti), dedicando un team di Network Manager con l'obiettivo di rafforzare la partnership, generare fiducia e creare opportunità di business.
In virtù di questa attività di analisi e selezione sono state individuate le migliori strutture, tutte caratterizzate da un elevato livello di servizio in grado di aumentare la soddisfazione del Cliente/Utilizzatore.
A dare qualche numero ci pensa Marco Mosaici, Direttore Networks & Logistics di Arval: “oggi abbiamo un network che contra circa 13.000 riparatore ed è anche grazie a questo se negli ultimi due anni siamo riusciti a lanciare sul mercato nuovi servizi di mobilità”.
Mosaici sottolinea anche come l’Italia, per la sua dinamicità, sia considerato dal Gruppo Arval un "laboratorio di idee", e come non sia un caso che solo in Italia esista una Direzione dedicata al network.
è altresì importante la partnership con le reti indipendenti ma senza tralasciare la qualità dei ricambi commercializzati, in quanto, continua M. Mosaici, "i veicoli sono di nostra proprietà e a fine noleggio devono essere rivenduti".
Il Coordinamento dei Progetti con le Flotte sarà centralizzato in Autodis Italia Acquisti: unca interfaccia Nazionale per Autodis Italia Holding e per AD Italia.