Lo scorso 15 ottobre, infatti, il Consiglio dei Ministri ha approvato la nuova manovra di bilancio che prevede, tra le altre cose, anche la cosiddetta legge sulla “RC Auto equa”. Tale legge prevede l’eliminazione dell’enorme squilibrio sui premi assicurativi che esiste tra le regioni del Nord e quelle del Sud del Paese.
Il contratto assicurativo obbligatorio, che ha lo scopo di coprire gli eventuali danni che l’assicurato può provocare a terzi, infatti, ha una tariffa che arriva intorno ai 600 euro in città come Napoli, ma che raggiunge appena i 300 euro in città virtuose come Aosta.
Questa manovra, quindi, mira a riequilibrare la spesa dei cittadini italiani sulle assicurazioni auto, alzando ed abbassando le tariffe dove serve, cercando di ottenere importi simili su tutto il territorio italiano. Ecco che infatti a Napoli la tariffa scenderebbe di più del 65%, mentre altre città del Nord come Trieste e Bolzano vedrebbero salire le loro tariffe rispettivamente del 25% e del 40%.
Ma quali sono i fattori che incidono sulla determinazione dei premi assicurativi? Prima di tutto, sicuramente, c’è l’entità dei rischi che si intende coprire con tale assicurazione, in secondo luogo abbiamo la classe dell’automobile e il suo modello, infine abbiamo il fattore della territorialità. Stando ad alcune ricerche, infatti, il costo della tariffa dell’assicurazione varia anche in base alla residenza dell’assicurato.
Le province in cui si paga una polizza assicurativa più alta e che trarrebbero un enorme vantaggio dalla nuova legge sono: la già citata Napoli, ma anche Salerno, Caserta e Reggio Calabria. Al contrario, le province in cui la tariffa sull’assicurazione è più bassa sono Bolzano, Aosta, Trento, Novara, Cuneo, Belluno ma anche regioni più piccole come Basilicata e Molise che sono, insieme alla Val d’Aosta, tra le regioni più virtuose d’Italia.
Il prezzo annuo della tariffa assicurativa, però, aumenterà anche in base alla condotta dell’assicurato. Infatti, tutti coloro che risulteranno colpevoli di un qualsiasi sinistro stradale, scenderanno di classe e vedranno aumentare la loro tariffa annua.
Ad aumentare saranno anche le sanzioni per coloro che non pagheranno l’assicurazione auto, che ricordiamo essere obbligatoria. Infatti, per chi non paga la polizza, la sanzione passa da 848 euro a 3.393 euro ma non solo. Oltre alla multa, è prevista anche la decurtazione di 5 punti dalla patente che, in caso di neopatentato, raddoppiano e diventano 10 punti.
Inoltre, se l’assicurazione non dovesse essere pagata per due anni consecutivi, anche le sanzioni amministrative raddoppierebbero passando da 1.682 euro a 6.574 euro. Il recidivo, in più, vedrà sospesa la propria patente da uno a due mesi e la propria auto sottoposta a fermo amministrativo per 45 giorni dal giorno in cui effettua il pagamento della sanzione pecuniaria.
Nonostante le regioni più virtuose vedranno aumentare nei prossimi mesi la propria polizza assicurativa, gli assicurati hanno a loro disposizione degli sconti resi obbligatori dal Regolamento Ivass (Istituto di vigilanza sulle compagnie) n°37 emanato lo scorso 27 marzo 2018 con il Decreto di Legge Concorrenza.
Tale norma, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 10 aprile ed entrata in vigore a partire dal 10 luglio, prevede una tipologia di sconto obbligatoria ed una seconda tipologia di sconto aggiuntiva.
La prima tipologia di sconto sulla polizza viene proposta dall’azienda assicurativa potrà essere ottenuta solo previo consenso dell’assicurato. Il proprietario della vettura, infatti, dovrà acconsentire alle seguenti condizioni: dovrà fare ispezionare preventivamente il veicolo a spese dell’assicuratore, dovrà fare installare nel veicolo una scatola nera o altro meccanismo elettronico che registrerà le attività del veicolo e le abitudini di guida del conducente e dovrà fare installare nel veicolo un alcolock, meccanismo che impedisce l’avvio del motore nel caso in cui il tasso alcolemico dell’automobilista superi i limiti consentiti dalla legge.
Lo sconto aggiuntivo, invece, potrà essere ottenuto nel caso in cui l’assicurato non ha provocato sinistri di alcun tipo (con responsabilità esclusiva o principale o paritaria) negli ultimi 4 anni ma solo se il veicolo presenti al suo interno uno dei meccanismi elettronici sopracitati e se il proprietario dell’automobile risiede in una delle città con il maggiore tasso di incidenti e con premio assicurativo alto.
Una lista delle province con il maggiore tasso di sinistrosità e con premio assicurativo più alto viene stilata dall’Ivass. Lo scorso anno, la regione con il tasso di sinistri con colpa più alto è risultata essere la Liguria, seguita da Lazio, Marche e Toscana mentre, quelle con il tasso più basso, sono il Molise, la Calabria e la Basilicata.
In generale, secondo le analisi effettuate, lo scorso anno gli automobilisti che hanno denunciato un incidente con colpa avevano un’età media di 46 anni, di cui il 3,55% erano uomini e il 4,33% donne. I pensionati sono stati quelli che hanno denunciato più incidenti rispetto alla media nazionale mentre, i neopatentati, sono stati i più prudenti.
In base alla loro professioni, poi, quelli che hanno riportato il maggior numero di sinistri con colpa sono stati impiegati e insegnanti, ma anche il personale medico ed i liberi professionisti. I più virtuosi, invece, sono stati ecclesiastici e forze armate.
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