562 milioni di euro di fatturato in vendita e 410 in acquisto rappresentano un’ottima base sulla quale si possono costruire importanti attività strategiche e intuibili sinergie.
Tutto starà nella volontà e nella capacità dei singoli di ricondurre il fatturato non canalizzato di oltre 170 milioni per centrare un importante obiettivo di questa nuova iniziativa.
Il dialogo fra competitors è già un risultato, la condivisione di quote societarie nella nuova Holding di Groupauto è un passo in avanti verso un traguardo più ambizioso, quanto difficile. Gli interpreti chiamati a far fronte alle aspettative lanciate durante la convention PDA sono importanti, così come esposto da Claudio Santin che ha sottolineato che l’obiettivo è crescere, avendo per la prima volta accesso a un gruppo internazionale dalla sala di comando.
Questa opportunità è nata da due combinazioni contingenti e separate: l’uscita del Consorzio PDA da NSD, aggregata a Temot dal 31/12/18, e dall’uscita di Cati e Demauto da Groupauto Italia, che ha creato lo spazio alla politiche delle alleanze in Groupauto.
Aspettiamo ovviamente di vedere i successivi passi operativi e concreti di questa operazione che ha messo sulla carta la più importante aggregazione italiana di operatori indipendenti.
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