In azienda, infatti, ritengono che la partita si giochi sull’efficienza e che il canalizzatore abbia il compito di essere un partner per il proprio network di riparatori, che ad oggi conta su oltre 10.000 riparatori.
Tra questi, Arval ha selezionato 600 Arval Center (specialisti nei singoli servizi) e i primi 150 Arval Premium Center: strutture multiservice che offrono servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria, carrozzeria, pneumatici, sostituzione e riparazione cristalli eccetera.
Sono, quindi, 750 i centri per la mobilità individuati da Arval Italia e dislocati su tutto il territorio nazionale che, oltre ad essere multiservice, offrono anche i principali prodotti di Arval, primo fra tutti il noleggio a lungo termine.
Tra i requisiti per entrare a far parte del network “preferenziale” Arval, l’azienda richiede: la presenza di un’area accettazione, la disponibilità di un parcheggio custodito, molteplici servizi come presa e riconsegna dei veicoli, lavaggio, sanificazione, veicolo sostitutivo; quest’ultimo, inoltre, è erogabile grazie al prodotto specifico Arval Car Replacement.
Dalla sua parte, invece, Arval darà risalto alle strutture che vestiranno i colori e il logo Arval. Presente in Italia dal 1995, ricordiamo che Arval gestisce oggi oltre 200.000 veicoli a livello nazionale.
“Per fare in modo che i più alti standard di servizio siano assicurati anche nel post-vendita, la collaborazione con i nostri partner è fondamentale” dichiara Grégoire Chové, direttore generale di Arval Italia. “Abbiamo scelto quelle strutture che hanno dimostrato di avere una visione a lungo termine, pronte a investire per adeguarsi alle sfide di un settore della mobilità che si conferma in continua evoluzione. A loro, dedichiamo anche un percorso di formazione continua, oltre alla possibilità di accrescere il proprio business”.
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