Inaugurata a Reggio Emilia la prima fabbrica per il ripristino delle vetture usate del sito brumbrum. Siamo andati a vederla per capire come si ripristina l’usato in maniera industrializzata.
È questo lo scopo del portale brumbrum, sito di vendita nato solamente tre anni fa, ma che inizia ad avere numeri da attore nazionale.
brumbrum acquista prevalentemente l’usato dalle flotte di noleggio a lungo termine e da poco ha iniziato a proporre anche usato di altre fonti a km zero. Un processo complesso che prevede la scelta di modelli da trattare in base alle tendenze di acquisto con sofisticati modelli economici. Ma la scelta dell’usato è talmente complessa da aver dato il via a un vero e proprio osservatorio sui veicoli usati e rappresenta comunque un tema a parte rispetto a quello che ci interessa in queste pagine e cioè come viene gestita la fase di controllo e rispristino degli usati.
La recente inaugurazione della “fabbrica” di veicoli usati di Reggio Emilia, infatti, standardizza tutti i processi di controllo di una vettura: dalla meccanica alla carrozzeria. Ma come funziona?
Ogni auto che entra nella “fabbrica” viene prima di tutto esaminata da un esperto meccanico (che procede alla diagnosi del motore e ai test sospensioni e freni, con un banco dedicato), dopodiché un secondo tecnico controlla la carrozzeria segnando tutti i punti visibili e misurando lo spessore della vernice con uno spessimetro in modo da trovare eventuali riverniciature e/o stuccature.
Una volta misurato anche lo spessore dei pneumatici, l’auto può essere riparabile (ed entrare quindi nel ciclo successivo) oppure KO, ossia che non rispetta gli standard del contratto di acquisto e che deve essere quindi restituita al venditore.
Dal punto di vista operativo, il percorso di qualificazione di una vettura inizia con la parte meccanica, dove almeno il tagliando viene svolto di default più le eventuali lavorazioni aggiuntive: “Può capitare di tutto – ci spiegano – dalla revisione del cambio fino alla sostituzione di un motore, se ne vale la pena”.
Dopodiché la vettura entra nel “tunnel” della carrozzeria, dove vengono riparati i danni considerati “imprescindibili”. Segue l’eventuale verniciatura, la lucidatura di tutte le vetture e infine il lavaggio degli interni e del motore.
Con postazioni dedicate e personale specifico per ogni postazione, la “fabbrica” rappresenta un ottimo modello di efficientamento per un servizio “multiservice” che potrebbe in futuro essere di esempio anche per officine di grandi dimensioni.
Non bisogna però dimenticare che tutto questo lavoro viene fatto per uno scopo. Mentre in una normale officina, dopo i lavori, l’auto viene riconsegnata al cliente, in brumbrum l’auto entra in un ambiente completamente differente: un set fotografico che realizza l’immagine tridimensionale del mezzo con tutti i difetti e gli optional segnalati al punto giusto.
In automatico, l’auto virtuale finisce sul portale; quella fisica, invece, nel parcheggio in attesa di trovare il suo nuovo proprietario a cui sarà consegnata.