Persona conosciuta, stimata e apprezzata nel mondo dell'aftermarket automotive, che ha saputo fare la differenza a livello personale e professionale.
Il modo migliore per rendergli onore e ricordarlo, stringendoci alla famiglia Chianese e a i suoi collaboratori e amici in questa dolorosa perdita, è quello di salutarlo con le parole e l'affetto di chi ha lavorato con lui per 26 anni e ha saputo ritrarlo per quello che era: una persona di grande valore.
“Felice Chianese era nato a Marano di Napoli il 24 dicembre 1956, aveva 63 anni; secondogenito di Gennaro e Teresa, fratello di Rosa e Salvatore, marito di Concetta, padre di Gennaro, Francesco e Teresa, nonno di Felicia. Era anche l’amato zio di Maria Grazia, Giovanni, Gennaro, Raffaele e Giulio.
La maggior parte delle persone l’ha conosciuto come un imprenditore di successo, qualcuno che dal nulla era riuscito a far diventare realtà il suo sogno: creare un’azienda nel sud d’Italia che non avesse nulla da invidiare alle più importanti realtà del settore automotive italiano ed estero, e ci riuscì. La vita di Felice era incentrata nella famiglia e nel lavoro, un lavoro che portava avanti instancabilmente, con tenacia, tanta passione, coraggio, costanza e come spesso diceva lui “con incoscienza”. Ma quella sua “incoscienza” non era un pericoloso capriccio di chi si avventura per ottenere qualcosa senza sapere come fare, ma bensì era una visione molto chiara e decisa sulla strada da intraprendere per arrivare dove voleva. Era “incosciente” perché non badava alla paura, aveva tanto coraggio che non si fermava a pensare agli ostacoli che avrebbe dovuto affrontare per raggiungere i suoi sogni, semplicemente se li prefissava e passo dopo passo, instancabilmente e correggendo il tiro quando necessario, li faceva diventare realtà.
Ma Felice non era il tipico imprenditore di successo dall’aria seriosa o distaccata. Chi lo conosceva da molti o da pochi anni, o chi trascorreva con lui molte o poche ore al giorno, concordano con le stesse parole per descriverlo: lungimirante, visionario, brillante, rasserenante, rassicurante, creativo, coraggioso, tenace, carismatico, empatico, onesto, generoso, umile, grande amico, signorile, sorridente, elegante.
Possiamo aggiungere senza ombra di dubbio, che era un grande trascinatore, riusciva a convincere gli altri con le sue idee, a guardare oltre alle apparenze, a comunicare con chiunque senza importarsi delle barriere linguistiche, gli bastava gesticolare per chiudere un accordo e una stretta di mano per onorarlo.
Questa è la vera eredità che Felice ci lascia, una eredità di valori ed esempi, una eredità che non può essere mai svalutata dai mercati, né deprezzata dal tempo, una eredità immune alla ruggine o all’usura, una eredità umana che più la metteremo in pratica più vivrà lui nelle nostre vite.
Felice, infinite grazie, e se veramente esiste un aldilà, continua ad essere cosi speciale, adesso insieme a tua mamma, a tuo padre e a tua sorella, e insieme a Gennarone continua ad ispirarci per rendere meno pesante la tua assenza.
Riposa in pace.
Ciao Felix!
Rudy
(Rodolfo Delinavelli n.d.r.)
Napoli, 7 aprile 2020"
Nella foto
Felice Chianese insieme a suo fratello e socio Salvatore, ai figli e ai nipoti.
Tags: OriginalBirth