Si è svolto lo scorso venerdì 25 settembre nel cuore della Franciacorta, precisamente presso la cantina Antica Fratta di Monticelli Brusati (BS), un evento organizzato da InterCar e Nuova Tecnodelta, entrambe parte del Gruppo OMR, insieme ai propri partner.

Presenti anche Marc Aguettaz di GiPA Italia e Andrea Taschini, manager con alle spalle più di 25 anni nel mondo automotive, che hanno aperto un confronto sul futuro della riparazione, toccando i temi caldi del momento. L’evento è stato anche il momento perfetto per vedere in che modo il Covid-19 ha impattato il nostro settore, analizzando poi più in dettaglio alcune tematiche particolarmente attuali come per esempio il ritardo dell’elettrificazione del parco circolante e il possibile rilancio della motorizzazione Diesel di ultima generazione.

Ad accogliere gli ospiti anche Marcello Maffeis, direttore commerciale di InterCar, e Nicola Prebbenna, direttore commerciale di Nuova Tecnodelta, che hanno coinvolto i partecipanti, offrendo loro momenti di discussione e networking in un clima amichevole e conviviale, degustando anche vini tipici della cantina Antica Fratta.

Due aziende, InterCar e Nuova Tecnodelta, che sono specializzate rispettivamente nella produzione di dischi freno e componentistica idraulica per freni e frizioni, giunti omocinetici, oltre a pompe acqua delle più importanti case automobilistiche. Due realtà che oggi più che mai stanno unendo le loro forze per offrire ai propri clienti una proposta aftermarekt completa e 100% Made in Italy.

Nate nel 1964 e nel 1971, ricordiamo che le storie di Nuova Tecnodelta e InterCar si intrecciano a partire dal 2001. Il 2019 è l'anno a cui risale poi l’ingresso di InterCar nel Gruppo OMR, uno dei principali fornitori di soluzioni globali e produttore a livello mondiale di componenti e assiemi automotive (sia per l’OE sia per l’IAM), di cui Nuova Tecnodelta è parte già dal 1989.

Lo sviluppo di entrambe le aziende si fonda sull’innovazione continua, applicata sia ai prodotti sia ai processi produttivi: imperativo dominante comune alle due realtà, infatti, è quello di essere “lean enterprise”, orientate cioè a una costante ricerca della qualità. La filosofia del “Total Quality Management”, condivisa dalle due realtà, si traduce in una severa selezione di materie prime e componenti, oltre che nella supervisione di ogni fase della lavorazione con verifiche intermedie a campione e un controllo finale del 100% della produzione.