Rhiag Group promotore dell’asseverazione officina, in collaborazione con lo spin-off del Politecnico di Torino.

Da sempre, Rhiag Group, investe sulle relazioni a monte e a valle della filiera aftermarket, non perdendo mai la sua connessione con il mercato. Per il distributore, infatti, creare sinergie è fondamentale per affrontare senza paura il mercato attuale, che è in continua trasformazione.
 
Nella visione dell’azienda, infatti, l’autoriparatore è una figura sempre più strategica per tutto l’IAM poiché è l’attore maggiormente coinvolto dalle grandi trasformazioni nel settore della mobilità.
Rhiag Group, perciò, esorta le officine a investire sulle proprie competenze e professionalità, avendo sempre chiari i propri obiettivi di profittabilità. 

Proprio per questo motivo, l’azienda ha appena siglato una partnership con Standard e Testing, spin-off del Politecnico di Torino, che ha messo a punto un percorso di asseverazione per l’officina meccanica mirato a far acquisire consapevolezza dei punti di forza e di vulnerabilità della propria struttura, a individuare specifiche soluzioni per migliorare le criticità e, in ultima istanza, a certificare il livello di professionalità dell’officina.

Come fare la differenza

Secondo Rhiag Group, infatti, per un imprenditore è fondamentale conoscere con chiarezza la propria posizione competitiva rispetto agli altri player del territorio in cui opera ed essere consapevole del proprio potenziale di sviluppo. Con l’aiuto di esperti e professionisti della gestione d’impresa e del settore economico-finanziario, i titolari di officina potranno capire se stanno operando in maniera profittevole e sostenibile nel medio-lungo termine.

In concreto il processo, diviso in due fasi, va a misurare tre aspetti fondamentali: conformità normativa, qualità organizzativa e sostenibilità economico-finanziaria. 
La misurazione della performance dell’officina rispetto a questi aspetti viene effettuata attraverso una serie articolata di specifici indicatori che garantiscono l’oggettività del giudizio ottenuto.

Al termine della prima fase viene rilasciato un attestato di “forza competitiva” con un punteggio in centesimi che offre un’indicazione chiara sul posizionamento competitivo della struttura: questa deve raggiungere un risultato pari almeno a 72,5/100 per innescare la seconda fase, ovvero la “verifica di asseverazione” con visita formale in officina da parte degli asseveratori incaricati.
L’esito positivo della visita asseverativa conduce all’ottenimento dell’“attestato di asseverazione”, che qualifica l’officina come eccellenza professionale.

Il progetto: è partito il roadshow virtuale

Rhiag ha già iniziato a presentare il progetto ai suoi ricambisti partner e alle loro officine affiliate ai network ‘a posto’ Rhiag e DediCar. La risposta è stata di grande interesse ed è in corso di svolgimento un roadshow virtuale per presentare il percorso a un primo gruppo di circa 200 meccatronici in tutta Italia.

Serafino Bartolozzi, CEO Rhiag Group, ha dichiarasto: “Conosciamo bene la qualità dei contenuti sviluppati dal Politecnico di Torino, di cui siamo già partner per tante attività legate ai loro studi sull’aftermarket. Questo progetto ci ha convinti fin da subito. Ci consentirà di essere vicini alle nostre officine dando loro uno strumento per certificare la loro qualità professionale verso tutti gli interlocutori target: clienti privati e professionali, fornitori, istituzioni, eccetera”.

Silvano Guelfi e Paolo Saluto, co-fondatori dello spin-off del Politecnico di Torino, hanno commentato: “Siamo lieti della fiducia che un gruppo importante come Rhiag ci sta dimostrando, e siamo certi che le officine che aderiranno saranno soddisfatte e avranno indiscussi benefici: una maggiore consapevolezza delle proprie performance economico-finanziarie ed organizzative e un percorso più efficiente ed efficace per offrire un servizio eccellente a clienti esigenti come i grandi canalizzatori flotte e assicurazioni, con il risvolto positivo di comunicare anche ai privati garanzia di sicurezza per la riparazione dei loro mezzi”.