Assistenza auto: dopo 2 anni dall’acquisto di un’auto nuova cala la fedeltà degli italiani verso le concessionarie.
Da sempre il settore post-vendita vede in competizione le case automobilistiche con il loro service e gli operatori dell’aftermarket indipendente. In generale, però, gli automobilisti italiani, per la manutenzione e la riparazione del proprio veicolo, sembrano essere sempre meno propensi ad affidare l’auto alla rete ufficiale del marchio, rivolgendosi perciò alle officine indipendenti.
È questa, in sintesi, la fotografia che emerge da un’indagine realizzata dall’Osservatorio Autopromotec: “la fedeltà dei clienti alle officine di casa auto cala dopo il secondo anno dall’acquisto dell’auto nuova”. L’appeal maggiore delle concessionarie sui proprietari di auto, dunque, fa la parte del leone solo nei primi anni di vita del veicolo.
L’Osservatorio Autopromotec, infatti, dichiara che nel 2021 la percentuale di automobilisti che nel primo anno dopo l’acquisto di un’auto nuova si rivolgono alle officine delle concessionarie per la manutenzione e la riparazione delle loro autovetture è dell’84% ed è allo stesso livello di quanto registrato nel 2019.
Come anticipato, le cose però cambiano a partire da due anni dopo l’acquisto, quando tale percentuale scende al 73%, in calo di due punti percentuali rispetto al 75% del 2019. Dopo tre anni dall’acquisto, invece, si passa al 57% (contro il 60% registrato nel 2019) e dopo il quarto anno al 45% (contro il 46% del 2019).
Ciò che emerge, dunque, è che la fedeltà degli automobilisti alle reti di assistenza ufficiali è molto alta subito dopo l’acquisto di un’auto nuova, ma decresce nel tempo per il graduale passaggio agli autoriparatori indipendenti.
Secondo l’Osservatorio Autopromotec, il progressivo passaggio dagli operatori delle reti ufficiali agli operatori indipendenti dipende dalla ricerca di un’assistenza tecnica di qualità a prezzi più competitivi e distribuita sul territorio in modo più capillare. Negli ultimi due anni questa tendenza fisiologica si è accentuata a causa delle conseguenze dell’emergenza sanitaria, che hanno rafforzato i fattori che determinano il passaggio dalle reti ufficiali agli autoriparatori indipendenti.
Nello specifico la crisi economica ha determinato la ricerca di un’offerta di qualità a prezzi più competitivi mentre i lockdown promossi per contrastare la diffusione del Covid hanno limitato la mobilità degli utenti e quindi hanno favorito la ricerca di punti di assistenza più vicini.