Come sta cambiando il mondo dell'autoriparazione? L’assistenza ufficiale si trova di fronte a un bivio?

Uno dei segnali che ci fanno capire che qualcosa sta cominciando a cambiare nel mondo della riparazione è l’annuncio di un nuovo modello di auto che sarà venduto in Italia a partire dalla prossima estate da Ineos Automotive: una casa auto svizzera che prevede di aprire 10 punti vendita, operativi prima del lancio, integrati dalle officine post-vendita Bosch Car service.

Si tratta di un cambiamento importante nel modello di business sia per quanto riguarda la vendita auto sia per la sua assistenza post-vendita.
Segnaliamo inoltre che negli ultimi mesi anche altri costruttori auto hanno deciso di appoggiarsi per il servizio post-vendita alle reti indipendenti piuttosto che gestire direttamente gli interventi di manutenzione e riparazione: stiamo parlando di Cadillac e Aiway (costruttore cinese di un SUV elettrico importato in Italia da Koelliker).

Tre case automobilistiche dunque, differenti per dimensione, area geografica di provenienza e modello di business, che tuttavia hanno trovato un punto di convergenza proprio nell’assistenza post vendita, affidandola a reti indipendenti esterne.
L’altro punto di contatto tra queste aziende è la mancanza di una rete distributiva diffusa sul territorio e proprio per questo l’assistenza viene delegata.

Se poi consideriamo quante sedi di concessionarie hanno chiuso o ridotto le loro attività negli ultimi anni, forse siamo davvero davanti a un importante cambiamento e alla necessità di rivedere il modello di business dell’assistenza che vedeva su due fronti opposti e “nemici” i due canali del servizio post-vendita indipendente e di casa auto.