Liqui Moly aumenta il fatturato del 20%, arrivando a 733 milioni di euro. In Italia la crescita è del 101%.
Liqui Moly raggiunge un nuovo record e chiude il 2021 con un fatturato di 733 milioni di euro (+20% sul 2020). In particolare, in Italia il fatturato è raddoppiato (+101% rispetto all’anno precedente) e le cifre raggiunte rendono il nostro paese un mercato molto strategico per l’azienda tedesca.
“È molto più di quanto avessimo previsto a fronte di un anno difficile”, afferma l'amministratore delegato, Ernst Prost. Nonostante le circostanze avverse, infatti, Liqui Moly ha retto l’urto della pandemia ed è riuscita a fronteggiare al meglio questo periodo di particolare incertezza.
L’azienda, ogni mese, da febbraio a novembre ha stabilito un nuovo record di fatturato: “L’ultima volta che abbiamo visto una serie del genere era dieci anni fa e allora non c'erano turbolenze economiche a livello mondiale”, afferma Ernst Prost. “Non pochi concorrenti si sono arresi di fronte ai problemi e non sono stati più in grado di consegnare le merci ai clienti. Questi clienti, dunque, sono poi arrivati da noi perché noi non ci siamo arresi e siamo sempre stati in grado di consegnare i prodotti, nonostante tutte le difficoltà del caso”, prosegue Prost.
Liqui Moly, inoltre, ha ampliato i suoi settori di attività. In Germania e Austria, ad esempio, l'attività ristrutturata con le stazioni di servizio è notevolmente cresciuta. Complessivamente, il fatturato di questi due paesi è cresciuto del 12%. In Austria, nel gennaio 2022, l'azienda ha creato una società affiliata per potenziare ulteriormente la propria posizione sul mercato. Nell'esportazione, il risultato è stato tradizionalmente ancora maggiore con il 28%. In questo caso hanno contribuito alla crescita specialmente i paesi in cui Liqui Moly gestisce autonomamente il mercato tramite le proprie affiliate.
Ernst Prost spiega: “Con una squadra propria e una strategia chiara è possibile fare l’incredibile. In questo modo, il fatturato nel mercato di esportazione più importante, cioè quello degli USA, è aumentato del 50%”.
Parlando di futuro, infine, l’amministratore delegato dichiara: “Ovunque c’è ancora molto potenziale che ci aspetta. Ecco perché l'internazionalizzazione e la diversificazione sono così importanti per noi. Se a un certo punto venderemo meno olio da queste parti, riusciremo a vendere di più altrove ed è proprio quello che ci serve. Dieci anni fa il nostro fatturato era di 343 milioni di euro. Se allora avessimo parlato di un obiettivo da un miliardo di euro di fatturato, ci avrebbero deriso. Ora il miliardo si sta avvicinando”.
Segnaliamo, infine, che oltre al fatturato l’azienda è cresciuta anche dal punto di vista dei dipendenti: 1.008, pari a 19 in più rispetto all'anno precedente. “Come impresa produttrice, creare nuovi posti di lavoro durante la crisi è un risultato ancora migliore di qualsiasi aumento del fatturato”, conclude Ernst Prost.
Nella foto di apertura: Ernst Prost, l'amministratore delegato di Liqui Moly.
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