News | 10 February 2023 | Autore: Tommaso Caravani

Wessels+Müller in Italia: cosa c’è da sapere

Prevista per metà anno l’apertura della filiale italiana del distributore tedesco. Strategia e ambizioni di un nuovo attore nel panorama dell’aftermarket italiano.
 


Una nuova filiale di importanti dimensioni aprirà attorno a metà anno a Bolzano.
Per capire di cosa stiamo parlando e che impatto avrà l’ingresso del gruppo Wessels+Müller in Italia, che avrà il nome di WM Autoricambi, bisogna iniziare dall’inquadrare le dimensioni di quest’azienda. Con oltre 1,6 miliardi di fatturato globale e una presenza in sei paesi (cui si aggiungerà quest’anno l’Italia) Wessels+Müller è tra i più grandi distributori europei di ricambi auto.

“Distributore” tra virgolette, perché il modello di business di questa azienda è quello di servire direttamente gli autoriparatori, operando quindi come un ricambista italiano con un solo livello di intermediazione tra la produzione dei ricambi e l’autoriparatore.
Anche in Italia, ci conferma Michael Larch, responsabile della filiale italiana, seguirà il modello adottato negli altri paesi e avrà una distribuzione diretta.

Ma per comprendere perché Bolzano è solo l’inizio delle attività italiane di Wessels+Müller bisogna necessariamente analizzare cosa ha portato all’idea di creare una filiale in Italia e in Alto Adige in particolare.
La zona dell’Alto Adige è, infatti, sostanzialmente un’area con caratteristiche peculiari. Il bilinguismo italo tedesco è di fatto una prassi e molti operatori austriaci e tedeschi possono contare sul fattore lingua per arrivare in questa parte d’Italia anche senza avere una propria sede.

Anche Wessels+Müller ha per anni venduto in Alto Adige senza avere una propria sede, garantendo in alcuni casi anche più consegne al giorno. La decisione, ci spiega Michael Larch, è stata proprio quella di consolidare i rapporti con i clienti italiani, aprendo quella che sarà un’azienda italiana al 100%”.

Secondo Larch, la differenza rispetto ad altri player che comunque operano nella zona, è sostanziale: “molte aziende austriache e tedesche operano in Alto Adige, ma la differenza è che noi apriamo una nostra filiale prendendoci un impegno di medio lungo termine con i nostri clienti”. Perché, secondo il responsabile italiano, non avere una struttura vuol dire poter cambiare strategia in qualunque momento, in base alle convenienze.

L’apertura bolzanina, quindi, sarebbe il primo passo di una presenza maggiore del distributore in Italia:l’Alto Adige si è sempre prestato bene per operare ad aziende austriache e tedesche, ed è stato così anche per noi. Per fare un esempio, fino a oggi abbiamo sempre fornito i nostri sistemi informativi, dai gestionali agli e-commerce, in lingua tedesca, perché in questo modo non era necessario dover intervenire sui nostri sistemi. Allo stesso modo, operando come attore estero, è più semplice la gestione delle normative, perché di fatto si tratta solo di effettuare delle vendite oltre confine. L’apertura della filiale, invece, fa parte di un progetto più ampio, che come primo passo comporterà che tutti i nostri strumenti di comunicazione con i clienti e i gestionali siano tradotti in Italiano, e sarà anche un’utile palestra, in un territorio affine, per comprendere le leggi e la burocrazia italiana”.

Tutto lascia presagire quindi che WM Autoricambi sarà solo il primo passo di una espansione dell'azienda sul nostro territorio, ma su questo punto Michael Larch è molto meno netto: “l’Alto Adige è una piccola porzione di territorio all’interno di una regione comunque non enorme che è il Trentino Alto Adige, come ho detto per noi rappresenta una palestra e per ora siamo così impegnati da questa apertura che non abbiamo modo di analizzare scenari futuri. Certo, con l’Italia, Wessels+Müller arriva a sette paesi in cui è presente e in tutti gli altri abbiamo più di una filiale. Da qui ad affermare che ne apriremo altre, però, ce ne passa. Quello che posso dire è che con Bolzano apriamo in Italia, se poi l’esperienza si rivelerà positiva e una volta consolidato il funzionamento della filiale potremmo valutare se sia il caso di espanderci e come verso sud”.

Quello che è certo è che l’azienda sta destando parecchio interesse nel settore e non solo. “Abbiamo iniziato la ricerca di personale per la filiale – spiega Larch – e siamo rimasti sorpresi dal numero di candidature che abbiamo ricevuto”.

Un’affermazione che contrasta con un mercato che fatica a trovare manodopera e che secondo Larch è spiegabile solo dalla reputazione dell’azienda: “a differenza di molti nostri competitor, Wessels+Müller, pur avendo dimensioni ormai internazionali è ancora un’azienda familiare, con un signor Müller che guida ancora la nostra realtà e soprattutto con rapporti interpersonali eccezionali tra chi ci lavora. Per questo rappresentiamo un posto di lavoro ambito”.
 
 

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Tags: distribuzione ricambi Wessels+Mueller

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