L'opinione di David Giardino sul voto del Parlamento Europeo che conferma il 2035 come l'anno dello stop della produzione di auto con motore a combustione interna.
La produzione di litio prevede un consumo di 2.000 litri di acqua ogni chilo di litio e dalle 5 alle 15 tonnellate di anidride carbonica prodotta per singola tonnellata di litio estratto.
Come parlare quindi di scelta ecologica, quando un veicolo elettrico ha più di 500 kg di batterie al litio che probabilmente dovrà sostituire ogni 4/5 anni per mantenere l’efficienza chilometrica?
Se si togliesse la ricerca delle emissioni dal tubo di scappamento e la si portasse all’intero ciclo produttivo e di vita del veicolo, allora le auto elettriche vincerebbero con gran distacco il record per inquinamento, ma non solo per l’anidride carbonica prodotta per la loro realizzazione, ma anche per l’acidificazione, per il particolato (emesso da pneumatici), per le emissioni dannose che impattano con l’ozono e per il consumo complessivo di risorse del pianeta.
L’elettricità, inoltre, laddove non venga prodotta con fonti rinnovabili (in Italia il loro contributo non supera il 20%) contribuisce quanto e più dei veicoli endotermici al complessivo inquinamento globale.
Ed allora perché chiamiamo i veicoli elettrici ecologici?
Siamo tutti vittime di una “sola” gigantesca, sdoganata da ambientalisti ingenui o in mala fede, che davanti alla promessa di non inquinare non si fanno poi le dovute domande ed approfondimenti.
L’asfittica industria dei paesi occidentali, dove il circolante sta invecchiando e pochi hanno voglia di sostituire il proprio veicolo con uno di nuova generazione, aveva bisogno di un cambiamento tecnologico epocale, che prevedesse non solo l’investimento in nuove tecnologie produttive, ma di infinite infrastrutture che lo potessero sostenere.
Dalle vetture elettriche, alle abitazioni ecologiche, ai cibi a basso impatto di CO2 ci vedranno nei prossimi anni coinvolti in numerosi investimenti spesi sull’altare dell’impatto ecologico, poco importa poi se tutto questo avrà un bilancio complessivo favorevole all’ambiente, ma sicuramente lo avrà sul PIL di ogni nazione coinvolta.
Vedrete che se dal 2035 ci costringeranno ad acquistare solo veicoli elettrici per i nostri spostamenti, non passerà molto che ci convinceranno a sostituire alla bistecca di chianina quella di cavalletta; ma per salvare il pianeta ovviamente…