Che l'alimentazione a metano per autotrazione costituisca un investimento vantaggioso per l'ambiente e il portafoglio, non è una novità. Ma “quanto” conviene? A spanne, è un vantaggio per gli autoveicoli che percorrono molti km, in modo da compensare le spese di installazione di un impianto aftermarket o il prezzo di acquisto relativamente maggiore nel caso di un veicolo che sia provvisto dell'alimentazione a gas naturale come primo equipaggiamento.

Per un riferimento più preciso, in questi giorni è stato reso noto un rapporto, elaborato dal Centro studi Econometrica in collaborazione con Eni, relativo alle spese sostenute, nell'arco di una settimana, da 348 veicoli di trasporto pubblico, autovetture e autocarri leggeri, tutti alimentati a metano.

L'iniziativa, preparata nell'ambito della “Settimana del metano” e illustrata al Motor Show di Bologna in una conferenza stampa che si è svolta presso lo stand Eni, ha posto sotto l'obiettivo delle rilevazioni 348 veicoli, suddivisi fra autobus (86 bus di CTP – Compagnia Trasporti Pubblici di Napoli e 203 bus della flotta di ATC – Trasporti Pubblici di Bologna e Ferrara), veicoli commerciali (4 autocarri leggeri della flotta del Centro Agroalimentare e Logistica di Parma, 14 autocarri di Vepal e 9 veicoli di Cityporto Padova SpA) e autovetture (12 vetture di OCME e 17 auto in servizio al Corpo Vigili Giurati di Como).

La percorrenza totale dei veicoli monitorati è stata di 617701 km, che hanno richiesto 292865 kg di metano. Grazie ai dati raccolti in collaborazione con le aziende che hanno partecipato al rapporto, è stato possibile calcolare il risparmio economico e le minori emissioni di ossidi di azoto e particolato, rispetto all'impiego di autoveicoli di pari segmento alimentati a gasolio. In totale, è stato rilevato un risparmio di 109366 euro al rifornimento e un “taglio” di 15,86 tonnellate di ossidi di azoto e 18,17 kg di particolato.

Quanto alla presenza di impianti di distribuzione di metano sul territorio nazionale, la stessa Econometrica ne ha elaborato un censimento. L'operazione, svolta in collaborazione con Federmetano, ha rilevato la presenza di 846 distributori di gas naturale per autotrazione, dei quali la maggior parte si trova su strade urbane ed extraurbane (822), e solo 24 sulla rete autostradale.

La dislocazione degli impianti è, peraltro, sproporzionata: abbastanza capillare in alcune regioni (Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Marche) rispetto ad altre. Per un maggiore sviluppo dell'alimentazione a metano – unitamente a una più massiccia presenza sul territorio di officine che effettuino l'installazione di impianti aftermarket – sarebbe opportuna più attenzione, da parte dei rappresentanti politici. Fra i provvedimenti da adottare dovrebbero esserci, in primo luogo, incentivi all'installazione di nuovi distributori. Un po' quanto messo in pratica, nelle scorse settimane, da Lombardia e Valle D'Aosta.

Nelle tre tabelle che seguono, vengono indicati in dettaglio i risultati della rilevazione.

Tab. 1- La Settimana del Metano: percorrenze e consumi

Tab. 2 – Vantaggi del metano rispetto al gasolio

Tab. 3 – Elenco dei distributori di metano in Italia

Approfondimenti

Per la pagina web di Eni relativa al metano per auto

Per saperne di più sui recenti contributi regionali di Lombardia e Valle D'Aosta relativi all'installazione di nuovi distributori di metano per auto

Per maggiori informazioni sugli innovativi sistemi di rifornimento metano auto Phill e FMQ di FuelMaker dedicati a privati, flotte aziendali e autoriparatori

Per i nuovi filtri UFI Filters metano e GPL di primo equipaggiamento e aftermarket

Per una dettagliata analisi del mercato di autoveicoli a metano, con previsioni a breve – medio termine

Per saperne di più sulle delibere regionali di Lombardia e Valle D'Aosta relative agli incentivi all'installazione di distributori di metano