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Il Congresso degli Stati Uniti rilancia il REPAIR Act per garantire trasparenza e concorrenza nel mercato della riparazione: una sfida contro le case automobilistiche che da anni limitano l’accesso ai dati di diagnostica e manutenzione.
Negli Stati Uniti si è da poco riacceso il dibattito sulla tanto discussa legge REPAIR Act, un provvedimento che da diversi anni incontra la forte opposizione delle case automobilistiche.
Al centro della questione, infatti, vi è l’accesso ai dati di riparazione dei veicoli, un tema cruciale per la competitività del settore e per la libertà dei consumatori di scegliere dove e come far riparare i propri mezzi. Dopo una lunga serie di scontri tra produttori, autorità e associazioni di categoria, il Congresso ha rimesso in gioco questa normativa con l’obiettivo di portare maggiore trasparenza e competitività nel mercato delle riparazioni.
Segnaliamo che la legge "Right to Equitable and Professional Auto Industry Repair" (REPAIR) Act" è stata presentata alla Camera dei Rappresentanti da un gruppo bipartisan di parlamentari, guidati da Neal Dunn (R-FL-02), Brendan Boyle (D-PA-02), Warren Davidson (R-OH-08) e Marie Gluesenkamp Perez (D-WA-03), con il sostegno di dodici altri membri del Congresso.
L’attuale norma, sostenuta da organizzazioni di settore come Auto Care Association, MEMA Aftermarket Suppliers, CAR Coalition e Commercial Vehicle Solutions Network (CVSN), punta a rafforzare i diritti dei consumatori e a garantire l'accesso a informazioni essenziali per la manutenzione e la riparazione dei veicoli.
L’obiettivo del REPAIR Act è perciò chiaro: garantire ai consumatori il diritto di riparare i propri veicoli in piena libertà, senza dover sottostare alle restrizioni imposte dalle case automobilistiche. La legge punta infatti a rendere più accessibili le informazioni e gli strumenti necessari per le riparazioni, assicurando al tempo stesso che queste avvengano in modo sicuro ed efficiente. Con oltre 292 milioni di veicoli in circolazione negli Stati Uniti, di cui il 70% viene riparato presso officine indipendenti, questa normativa rappresenta un passo fondamentale per tutelare sia i diritti dei proprietari sia la competitività del settore.
Perché il REPAIR Act è necessario?
Questa iniziativa legislativa mira a fornire ai proprietari di veicoli e alle officine indipendenti l'accesso ai dati diagnostici, agli strumenti e ai software necessari per effettuare riparazioni, promuovendo così una concorrenza leale nel mercato delle riparazioni automobilistiche.Da uno studio condotto da Hanover Research e Babcox, infatti, è emerso che oltre il 60% delle officine indipendenti incontra difficoltà nell'effettuare riparazioni di routine a causa delle restrizioni imposte dai costruttori. Inoltre, più del 50% di queste officine deve portare fino a cinque veicoli al mese alle concessionarie ufficiali, con un conseguente aumento dei costi e dei tempi di attesa per i proprietari dei veicoli.
Il REPAIR Act, dunque, richiede ai produttori di veicoli di fornire ai proprietari l'accesso diretto e in tempo reale ai dati generati durante l'uso del veicolo, relativi a diagnostica, riparazione, manutenzione e calibrazione dei componenti. Questa misura vuole perciò contrastare le pratiche dei produttori che limitano l'accesso a tali informazioni, costringendo spesso i consumatori a rivolgersi esclusivamente alle officine autorizzate per le riparazioni.
Pare evidente, dunque, che senza l'approvazione del REPAIR Act, i costruttori di automobili potrebbero continuare a limitare l'accesso ai dati di diagnostica e agli strumenti di riparazione, con un impatto negativo sulla concorrenza e sui costi per i consumatori.
I punti chiave del REPAIR Act
La proposta di legge introduce una serie di misure per tutelare i diritti dei consumatori e promuovere una concorrenza equa nel settore:- Libertà di scelta e accesso alle informazioni: i proprietari di veicoli, le officine indipendenti e i produttori di ricambi potranno accedere ai dati diagnostici, agli strumenti e ai software necessari per una manutenzione sicura ed efficace.
- Concorrenza leale: il disegno di legge impedisce ai produttori di monopolizzare le informazioni e i servizi di riparazione, consentendo alle officine indipendenti indipendenti di competere equamente.
- Sicurezza e protezione dei dati: garantisce che l'accesso ai dati di riparazione avvenga in modo sicuro, senza compromettere la sicurezza o la cybersicurezza dei veicoli.
- Rispetto delle normative: assicura la disponibilità di strumenti e dati necessari per calibrare correttamente sistemi di sicurezza essenziali, come i freni e le tecnologie avanzate di assistenza alla guida (ADAS), nel rispetto delle normative federali sulla sicurezza e sulle emissioni.
Sostegno e prospettive future
Il REPAIR Act gode di un ampio supporto tra i consumatori e i professionisti della riparazione. Un sondaggio della CAR Coalition ha rivelato infatti che il 94% dei proprietari di veicoli desidera poter scegliere liberamente dove far riparare il proprio mezzo, mentre il 75% è favorevole a una legislazione che impedisca ai produttori di limitare l'accesso ai dati dei veicoli."I consumatori americani meritano il pieno controllo sui dati relativi alla manutenzione dei propri veicoli, in modo da poter scegliere il miglior servizio disponibile a un prezzo equo", ha dichiarato il deputato Neal Dunn. "Per troppo tempo i costruttori hanno adottato pratiche anticoncorrenziali, trattenendo informazioni cruciali e limitando le opzioni dei consumatori.
Con il REPAIR Act intendiamo porre fine a queste restrizioni e restituire ai cittadini il diritto di decidere come e dove riparare i propri veicoli".
Gli fa eco la deputata Gluesenkamp Perez, che ha aggiunto: "Gli americani sono stanchi di promesse vuote sui prezzi più bassi e sul rispetto delle professioni artigianali. Vogliamo poter aggiustare le nostre cose e non dipendere da una produzione di massa usa e getta. Ma i produttori di auto ci stanno rendendo sempre più difficile avere un reale controllo. È tempo che il Congresso ascolti gli americani comuni e approvi il diritto alla riparazione."
Le case auto contro la legge
Il dibattito sul diritto alla riparazione non è una novità negli Stati Uniti e negli ultimi anni ha visto importanti battaglie legali e politiche, con le case automobilistiche da una parte e i sostenitori dell’accesso equo alle riparazioni dall’altra. Uno degli episodi più rilevanti si è verificato ad esempio in Massachusetts lo scorso 11 febbraio, quando un giudice federale ha respinto il ricorso presentato da Alliance for Automotive Innovation contro la legge statale sul "Right to Repair", approvata tramite referendum con il 74,97% dei voti. Da precisare che l'associazione in questione rappresenta molti produttori automobilistici che operano negli Stati Uniti.I costruttori di veicoli si erano opposti alla misura anche attraverso la Coalition for Safe and Secure Data, che ha raccolto oltre 26,4 milioni di dollari per contrastare l'iniziativa. Tra i principali finanziatori della campagna contro il "Right to Repair" figurano General Motors, Toyota Motor North America, Inc., Ford Motor Company e American Honda Motor Co., Inc.
Ricordiamo poi che l'11 luglio 2023, l'Alliance for Automotive Innovation ha pubblicato un memorandum d'intesa (MOU) con due gruppi del settore riparazioni, l'Automotive Service Association e la Society of Collision Repair Specialists, sostenendo di aver raggiunto un accordo sulla condivisione delle informazioni diagnostiche.
Tuttavia, il MOU non specifica la dimensione e la rappresentatività dei due gruppi menzionati. La maggior parte delle organizzazioni indipendenti di riparazione aftermarket, tra cui Auto Care Association, Consumer Access to Repair (CAR) Coalition, MEMA Aftermarket Suppliers, National Federation of Independent Business (NFIB) e Preventative Automotive Maintenance Association (PAMA), si oppone all'accordo, ritenendolo insufficiente per garantire un accesso equo alle informazioni di riparazione.
Il dibattito sul diritto alla riparazione, dunque, non è ancora chiuso e il destino del REPAIR Act resta ad oggi ancora incerto. Mentre i sostenitori della legge continuano a spingere per una maggiore trasparenza e concorrenza nel settore, le case automobilistiche non sembrano disposte a cedere terreno facilmente. Sarà interessante vedere come evolverà questa situazione e quali saranno le prossime mosse del Congresso e degli attori coinvolti. Continueremo a seguire l'argomento da vicino, aggiornandovi sugli sviluppi di questa lotta.
Per chi volesse maggiori informazioni sulla proposta di legge, vi invitiamo a consultare il sito ufficiale repairact.com