
A un mese di distanza da quell’evento, TMD inizia a rendere noti i suoi prossimi piani di sviluppo e a spiegare i vantaggi di questa acquisizione.
Il gigante nato dall’acquisizione può contare su oltre un miliardo di euro di fatturato nel solo segmento dei prodotti frenanti (pastiglie e ganasce) e punta a incrementare la propria presenza, sia in OE sia in aftermarket.
Se, infatti, in OE le due aziende sono complementari, in quanto sono presenti in differenti paesi nel mondo, in aftermarket la situazione è leggermente differente: Nisshinbo, infatti, non è presente nel mercato post-vendita, mentre TMD è tra i leader del mercato europeo in questo settore. Rob Sweetnam, amministratore delegato di TMD Friction UK ci ha spiegato che da questo accordo possono nascere sinergie strategiche anche in aftermarket, ma quasi sicuramente non vedremo mai delle pastiglie marchiate Nisshinbo in aftermarket.
Più probabile, invece, che alcune fabriche del colosso giapponese siano destinate a parte della produzione TMD. In questo senso, Sweetnam ci ha spiegato che TMD utilizza per lo più fabbriche destinate o al primo impianto o all’aftermarket, ragion per cui è presumibile pensare - ci confida - che il gruppo sposterà alcune produzioni di primo impianto in paesi a basso costo dove è presente Nisshinbo e utilizzerà le fabbriche europee e le altre linee per l’aftermarket.