Semplici o... meno semplici da montare, le catene da neve sono una necessità. Che, come in queste settimane di condizioni meteo “estreme”, diventa un obbligo. Nei mesi scorsi, avevamo pubblicato una “guida” a tutte le strade, regione per regione, dove vige l'obbligo di avere a bordo le catene, o gli pneumatici da neve montati: 130 ordinanze che, di fatto, coprono l'intero territorio italiano.
La questione, a questo punto, è: quali catene da neve acquistare? E come montarle?
Innanzitutto, va fatto salvo il principio che le catene vadano montate sulle ruote motrici (anteriori per le vetture a trazione anteriore, posteriori per gli autoveicoli a trazione posteriore, anteriori sulle trazioni integrali). Sembra un consiglio elementare, ma noi stessi, sulla pagina Facebook di “Notiziario Motoristico”, abbiamo postato due immagini emblematiche: una Fiat Uno e una Fiat Punto (entrambe a trazione anteriore) che arrancano nella neve... con le catene montate alle ruote posteriori.

Per conoscere con chiarezza le caratteristiche principali delle catene neve “di qualità”, bisogna fare riferimento alla normativa UNI 11313:2010 “Veicoli stradali - Dispositivi supplementari di aderenza per pneumatici di autoveicoli di categoria M1, N1, O1, O2 - Requisiti di sicurezza e metodi di prova”, che aggiorna la norma CUNA NC 178-01 alla quale l'Italia fa riferimento.
L'esame di questa normativa indica, ad esempio, il comportamento ai fini della sicurezza che gli elementi della catena devono tenere durante la marcia (le maglie devono offrire una presa adeguata su neve e ghiaccio, senza pregiudicare il comportamento del veicolo), la necessità che, una volta montate, offrano una migliore aderenza del veicolo in senso longitudinale (frenata, partenza e marcia in salita) e trasversale (tenuta di strada in curva).
Inoltre, per ottenere la certificazione UNI, le catene “a norma” devono essere sottoposte, prima della messa in commercio, a prove (in laboratorio e su strada, su fondo stradale innevato e ghiacciato) di resistenza alla trazione, all'usura e alla corrosione, a prove di aderenza maglie al battistrada, il comportamento generale su strada e la reale efficacia di utilizzo.
Di più: la normativa prevede anche la possibilità di certificare dispositivi di qualsiasi altro materiale, oltre alle catene metalliche vere e proprie: quindi anche i prodotti in materiale plastico e tessile, le cosiddette (e controverse) “calze”. In questi casi, la condizione d'obbligo è che le prestazioni richieste dalla UNI, in special modo relative alle caratteristiche di resistenza all'usura, vengano soddisfatte.
Attualmente, la filiera di componentistica aftermarket mette già in vendita catene da neve a norma UNI. Le si riconosce perché sull'imballaggio viene riportata una serie di informazioni, fra cui:

• il numero della normativa (UNI 11313)

• il nome del produttore

• la denominazione del tipo di catena

• l'elenco delle misure si pneumatici ai quali la catena viene destinata

Il libretto di istruzioni e montaggio, poi, deve riportare informazioni aggiuntive: ad esempio, il limite di 50 km/h da non superare con le catene montate, e le regole generali da osservare durante il loro impiego.
Va ricordato, infine, che nei mesi scorsi (decreto 10 maggio 2011) il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha provveduto a una disciplina di legge che regolamenta le catene da neve: nel decreto viene indicato, fra l'altro, che dal 1 aprile 2013 le catene da neve in commercio dovranno esclusivamente essere contrassegnate dal marchio UNI. In alternativa, i fabbricanti avranno l'obbligo di garantire un livello di sicurezza, affidabilità e informazione equivalenti a quelli previsti dalla norma UNI 11313, attraverso adeguati mezzi di attestazione.

Approfondimenti

Per un approfondimento sull'impiego di catene e pneumatici da neve

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