
Oltre a stabilire i parametri secondo i quali i cerchi potranno definirsi a norma e sicuri, speriamo che la nuova regolamentazione si esprima anche relativamente alla questione dei loghi della casa auto riportati sui cerchi: contraffazione o no?
Attualmente la questione è interpretata a diversamente a seconda degli interessi degli attori coinvolti. Noi, dal canto nostro, non abbiamo dubbi su quello che riteniamo giusto.
D’altra parte il Codice della Proprietà Industriale nell’articolo 21 sancisce che “i diritti di marchio di impresa registrato non permettono al titolare di vietare ai terzi l’uso nell’attività economica, purché l’uso sia conforme ai principi della correttezza professionale […], del marchio d’impresa se esso è necessario per indicare la destinazione di un prodotto o servizio, in particolare come accessori o pezzi di ricambio”.
E non sono pochi gli esempi di controversie per l’uso di un logo conclusesi con una sentenza da parte della Corte di Cassazione a favore dell’uso del marchio. Citiamo l’ordinanza 47081 del 18 novembre 2011, relativa all’oscuramento per un’ordinanza del tribunale di Brindisi di tre siti internet “colpevoli” di vendere copricerchi non originali con il logo della casa auto: “la contraffazione penalmente sanzionabile è solo quella che attiene al marchio nella sua funzione distintiva. È legittima, invece, nei casi e con i limiti indicati in sentenza, la riproduzione dei marchi con funzione estetico-descrittiva”.
Approfondimenti:
Per la sentenza della Corte di Cassazione