Un accordo tra il Gruppo PSA e General Motor da tenere sotto controllo, perché è vero che la prima fase riguarda la produizione di veicoli a partire dal 2016, ma coinvolge già i fornitori (componentisti) e chi ci dice che non riguarderà anche i ricambi?

Un'alleanza strategica: così è stata definita dai diretti interessati, e cioè il gruppo PSA Peugeot Citroen e General Motors. Un accordo siglato a inizio marzo e che nei giorni scorsi ha iniziato ad essere operativo grazie alla nomina dei membri del comitato direttivo (23 marzo) e alla riunione di programma del consiglio europeo.

Di cosa si tratta? In buona sostanza, dicono i due protagonisti, “l'alleanza si basa su due pilastri principali: la condivisione delle piattaforme di veicoli, di componenti e di moduli e la creazione di una joint-venture di acquisti su scala mondiale per i prodotti e i servizi, con un volume di acquisti annuali combinato di 125 miliardi di dollari. Ognuna delle due aziende continuerà a commercializzare le sue vetture in modo indipendente e su base concorrenziale”.

Perché ci interessa? Perchè ci sono buoni motivi per “preoccuparci”. Infatti, le due case, in nome di un miglioramento della redditività, svilupperanno non solo programmi a livello mondiale, ma anche “programmi europei di grande portata, a costi inferiori.” Ciò significa non solo progettare nuove auto (e qui si parla di commercializzazione nel 2016), ma di “operare sotto forma di un’unica struttura di acquisto a livello mondiale per gli approvvigionamenti di materie prime, componenti e servizi presso i fornitori, beneficiando appieno della condivisione delle loro competenze, dei volumi, delle piattaforme e dei componenti standard”. E il passo dall'auto ai servizi post-vendita (ricambi e assistenza) è breve... anche se questo non è ancora stato esplicitato.

Infine, le aziende segnalano che in una prima fase si concentreranno sulle vetture di piccola e media dimensione, sulle monovolume e i crossover; cioè i segmenti più venduti.

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