Partita in questi giorni “Vacanze sicure 2012”, iniziativa di controllo gratuito dello stato di salute delle gomme. Il programma si svolgerà, fino a metà giugno, in Lombardia, Campania e Sicilia.
Sono rotonde e nere. E c’è da scommetterci che resteranno così ancora per un bel pezzo. Ma quanti automobilisti controllano con meticolosità le gomme del proprio autoveicolo? Eppure, l’unico punto di contatto fra la vettura e la strada viene effettuata proprio dagli pneumatici, che agiscono in maniera diretta sulle funzioni del veicolo: tenuta di strada, logorio dei componenti meccanici, consumi.Periodicamente, le associazioni fra i produttori di pneumatici e le Case costruttrici propongono iniziative di controllo dello stato di salute delle gomme. Di più: se non ci si vuole sporcare le mani, basta recarsi presso un qualsiasi gommista per avere una diagnosi gratuita sugli pneumatici montati. E, se è necessario sostituirli, si può scegliere il metodo tradizionale (comprarli presso un punto vendita), o sceglierli attraverso uno dei siti Web di vendita. A patto di essere sicuri delle esatte misure contemplate sul libretto di circolazione, che sono le uniche omologate dalla Casa.
Ora che ci avviciniamo all’estate, poi, è ancora più importante avere gli pneumatici a posto. Questo è l’obiettivo di “Vacanze Sicure 2012”, iniziativa nazionale di controllo sullo stato delle gomme e sensibilizzazione sull’importanza degli pneumatici per la sicurezza stradale, avviata dalla polizia stradale in collaborazione con Assogomma e Federpneus.
Il programma, partito in questi giorni da Milano, proseguirà in Lombardia, Campania e Sicilia fino a metà giugno. In “cantiere” ci sono migliaia di controlli sulle gomme degli autoveicoli, spesso lasciate in secondo piano rispetto ad altri componenti.
“In Italia, il parco auto circolante è di 49 milioni di veicoli. Di questi, 37 milioni sono autovetture – indica Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma – L’età media è di 8 anni e 2 mesi, con una tendenza all’aumento a causa del minor numero di km percorsi, anche per il continuo aumento dei costi del carburante. Negli anni scorsi, decine di migliaia di controlli effettuati dalle forze di polizia hanno rilevato una percentuale dall’8 al 10% di pneumatici lisci o danneggiati visibilmente, e quantità significative di pneumatici non omologati; un fenomeno, quest’ultimo, in crescita a causa delle importazioni da Paesi terzi. Se, poi aggiungiamo che circa la metà degli autoveicoli circolano con pneumatici a pressione insufficiente, addirittura il 7 – 8% con pressioni di gonfiaggio inferiori del 20% rispetto a quella corretta, il panorama non è certo confortante”.
Approfondimenti
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