Si è concluso con un nulla di fatto l'incontro tra Federauto e il ministero dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti; scopo dell'incontro era rinnovare la richiesta di incentivi o di trovare formule a sostegno del settore auto.

A seguito della richiesta dello scorso aprile da parte di Federauto (l'associazione che rappresenta i concessionari di tutti i marchi di veicoli commercializzati in Italia) al Governo perché riporti in auge delle formule di sostegno al comparto automotive, la risposta del ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, è stata quasi lapidaria: non ci sono fondi; o meglio: "Il governo non pensa a incentivi specifici per l'auto e per i vari settori industriali.”

La replica di Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, è stata di quelle che cercano il compromesso: Federauto, infatti, auspica che si possa comunque giungere a un intervento fattivo del Governo in tal senso, anche perché tra le varie proposte ve ne sono alcune “a costo zero”.

Come risulta dal comunicato emesso da Federauto a seguito dell'incontro del 18 maggio presso il ministero dello Sviluppo economico, dove si è parlato della crisi del mercato e dei possibili interventi straordinari per la tenuta del settore, l'associazione ha fatto ancora presente che è necessario “porre maggior attenzione al nostro settore, che concorre al gettito fiscale nazionale per il 16,6% e impiega con l'indotto 1.200.000 persone".

Federauto e le altre associazioni hanno presentato proposte concrete in merito allo svecchiamento del parco circolante, alla fiscalità per le auto aziendali, alla tassazione delle auto prestazionali e ad altre questioni.

Il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, assieme ai dirigenti del ministero, si sono riservati di valutare le proposte consegnate. Il tavolo di confronto è poi stato aggiornato a un successivo incontro per eventuali ulteriori approfondimenti o decisioni.

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