Approvata dal Senato la modifica ai registri di attività dell'autoriparazione: ora l'attività di meccanico ed elettrauto verranno accorpate in un'unica categoria: quella meccatronica.
Meccatronico: una “nuova” figura professionale? Più semplicemente una più corretta fotografia della realtà delle officine, dove il meccanico non può più prescindere da quelle che sono le competenze che un tempo erano appannaggio dei soli elettrauto.
Così la Commissione Lavori Pubblici del Senato ha approvato la modifica all'articolo 1 della legge 122/92, che suddivideva l'attività di autoriparazione in quattro attività: meccanica e motoristica; carrozzeria; elettrauto; gommista.
La modifica prevede l'accorpamento della prima e della terza attività, ora racchiuse nella nuova qualifica di “meccatronico”.
Al fine di garantire alle imprese del ramo operanti in aree meno urbanizzate e agli autoriparatori di maggiore anzianità un congruo margine di tempo per adeguarsi al nuovo regime di professionalità e di competenza, l'articolo 2 della proposta di legge prevede un regime transitorio, nel quale verrà consentita, per un periodo di cinque anni, la prosecuzione dello svolgimento delle attività di meccanico-motorista e di elettrauto con le modalità previste dalla disciplina vigente.
L'articolo 3 della proposta reca, infine, la clausola di invarianza finanziaria.
La nuova norma, di cui si attende solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale perchè entri in vigore, prevede anche aggiornamenti nella formazione.