Lo specialista tedesco di lubrificanti e additivi automotive conclude il 2012 con il segno positivo. Il fatturato, in Italia, ha raggiunto addirittura il 61% in più rispetto al 2011
La crisi dei consumi colpisce il comparto auto; un po’ meglio va all’aftermarket, tanto che non sono rare le aziende che hanno chiuso il 2012 con un segno positivo nel proprio bilancio, grazie ad investimenti su tecnologia e nuove opportunità.Fra queste, Liqui Moly (società tedesca presente in 100 mercati, specializzata nella produzione di lubrificanti motore, additivi, prodotti per la cura dell’auto, con un catalogo che comprende più di 4 mila articoli) comunica di avere concluso il 2012 con una crescita del fatturato pari al 17% a livello mondiale rispetto al 2011 e del 10% in Germania, del 61% in Italia (Paese che rientra nei mercati di esportazione più importanti) e di avere aumentato del 26% il settore esportazioni.
Quale sia la ricetta del successo per mantenersi “in attivo” in questo periodo così difficile per i consumi, lo spiegano gli stessi dirigenti Liqui Moly. Alta qualità del prodotto, innanzitutto: i lubrificanti Liqui Moly, spiegano i tecnici dell’azienda tedesca, possiedono le autorizzazioni ufficiali delle Case auto. Va poi tenuto presente il fatto di sviluppare prodotti innovativi per le officine, come il detergente per filtri antiparticolato e le soluzioni integrative di supporto al post – vendita, come l’assistenza in caso di problemi tecnici.
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"Non intendiamo offrire solo oli per motori e additivi, ma tutto quanto serve all’officina per applicarli e venderli", spiega Salvatore Coniglio, Export Area Manager di Liqui Moly e responsabile per il mercato italiano.
Bisogna, inoltre, considerare le risorse che l’azienda investe per venire incontro alle esigenze di mercato e non farsi trovare impreparata, come la messa in funzione del nuovo impianto di deposito. Con un ammontare di circa 8 milioni di Euro è il maggiore investimento finora realizzato nella storia del gruppo aziendale: "Senza l'impianto di deposito non saremmo in grado di crescere nella misura desiderata - afferma Ernst Prost, socio amministratore di Liqui Moly - Solo in questo modo la produzione riesce a stare al passo con la crescita rapidissima dell’azienda. I dieci serbatoi di stoccaggio accolgono una quantità totale di 18.000 metri cubi di materie prime”.
Quanto sia alta la richiesta di queste quantità di materie prime è evidenziato dalla crescita nel settore delle esportazioni. Il fatturato è cresciuto del 26 percento rispetto al 2011. E s'intende proseguire con tale tendenza, in quanto Ernst Prost ci vede un enorme potenziale. "Stiamo commercializzando i nostri prodotti in quasi 110 paesi. Le poche macchie bianche ancora presenti sulla carta geografica si riducono sempre di più".
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