Con l’arrivo della “stagione delle allergie”, per molti automobilisti è necessario provvedere alla sostituzione del filtro abitacolo, se non è in perfette condizioni. L’offerta Blue Print copre oltre 250 codici per più di 3 mila applicazioni, a copertura pressoché totale del parco auto asiatico e americano (comprese le più recenti auto ibride ed elettriche)

Piccolo ma importante, il filtro abitacolo è… più “croce” che “delizia” per gli automobilisti, che secondo quanto consigliato dalle Case auto devono provvederne alla sostituzione ogni 15 mila km, o una volta all’anno. Al contrario, e per ovvi motivi, ben visto dalle officine, che possono contare su una “voce” di intervento in più. Scherzi a parte, il filtro abitacolo in perfette condizioni favorisce l’afflusso di aria pulita all’interno della vettura, e aiuta il disappannamento rapido dei vetri, contribuendo in questo modo alla sicurezza di marcia.

Ora che arriva la primavera, per molti automobilisti – quelli che soffrono delle fastidiose allergie stagionali – c’è un motivo in più per buttare un occhio allo stato di salute del filtro abitacolo della propria vettura. Ed è bene che anche gli autoriparatori ne consiglino un controllo.

In questi giorni, Blue Print rinnova la propria offerta di filtri abitacolo a catalogo.

 
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La gamma aftermarket di filtri a carboni attivi distribuita da Blue Print si compone di oltre 250 riferimenti a catalogo, per più di 3 mila applicazioni relative a una copertura pressoché completa del parco auto asiatico e americano.

In particolare, sono da segnalare alcune novità: fra queste, Hyundai Santa Fe (dal 2011), Kia Optima, Ford Ranger (dal 2011) e Infiniti M (dal 2011), oltre all’attenzione rivolta alla più recente produzione ibrida ed elettrica, come la nuova Toyota Yaris 1.5 Hybrid (dal 2011), Toyota Prius 7 posti, Lexus CT220h e Nissan Leaf.


 
 
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