Maggiori garanzie per gli operatori indipendenti, cioè identiche possibilità di accesso alle informazioni di bordo contenute nella futura “scatola nera” eCall attesa a bordo di tutti gli autoveicoli di nuova omologazione che circoleranno nella UE dal 2015: è la richiesta di ADIRA – FIGIEFA alla Commissione europea
Pronta risoluzione degli incidenti, attraverso un rapido intervento dei soccorsi grazie alla precisa individuazione del luogo dove è avvenuto il fatto da attuare con il sistema di posizionamento Galileo. La “scatola nera” indicata nei mesi scorsi (come avevamo già approfondito a luglio 2012) dalla Commissione europea in merito alla regolamentazione di eCall – il “salvavita ad attivazione automatica” – in modo da renderlo obbligatorio, a partire dal 2015, a bordo di tutti gli autoveicoli di nuova omologazione che saranno venduti all’interno della UE, fa nascere più di una discussione.In questi giorni, è ADIRA – FIGIEFA (l’Associazione Distributori Indipendenti Ricambi Autoveicoli, rappresentata in Europa da FIGIEFA ) a mettere l’obiettivo della questione legata ad eCall sulle modalità di smistamento delle riparazioni per i veicoli coinvolti, e quale sarà il ruolo delle officine indipendenti. In estrema sintesi: “come e da chi”? E “in che modo”?
Andiamo con ordine. Nel 2012, la Commissione europea aveva comunicato di possedere allo studio la regolamentazione definitiva di eCall, dispositivo salvavita per autoveicoli che si basa su un avviso di emergenza ai veicoli di soccorso (forze di polizia, ambulanze, soccorso stradale) che viene rilasciato dalla centralina dell’autoveicolo coinvolto in un incidente.
A protezione dei dati degli automobilisti coinvolti, il dispositivo resterà “dormiente”, cioè inattivo, durante le normali condizioni di marcia, per attivarsi immediatamente in caso di sinistro.
Con questa novità, i benefici che saranno apportati ai consumatori in termini di sicurezza su strada e servizi connessi sono chiari. Di più: grazie alla sua tecnologia telematica, eCall consentirebbe anche di ottenere dei benefit ulteriori: informazioni in tempo reale sul traffico, disponibilità di soccorso stradale su un determinato tratto, diagnostica a distanza, consigli di manutenzione preventiva.
A questo proposito, ADIRA punta il dito sul fatto che soltanto le Case auto possono avere accesso all’archivio informazioni di bordo del veicolo, nei casi di interfaccia e diagnosi a distanza. Per questo, evidenzia l’Associazione che rappresenta i distributori indipendenti di ricambi aftermarket, occorre che per i “piccoli” indipendenti vengano date le stesse possibilità di informazioni: una questione che, se non venisse affrontata in maniera concreta dalla UE, potrebbe causare un notevole deficit competitivo da parte della filiera aftermarket indipendente, come indica Hartmut Roehl, presidente FIGIEFA: “L’unico mezzo per rendere i vantaggi di questa piattaforma davvero a disposizione di tutti gli automobilisti è la garanzia di una identica accessibilità alle informazioni del veicolo per gli operatori indipendenti” .
In questo senso, la Commissione europea non si è ancora pronunciata in merito all’introduzione di misure specifiche, e su come metterle in atto, anche se per eCall è prevista la possibilità di effettuare chiamate gratuite, e non discriminatorie di accesso, per una piattaforma di libero accesso a tutti gli operatori indipendenti. Dunque, l’intenzione c’è, mancano le metodologie.
Per questo, l’invito di FIGIEFA al legislatore comunitario è di mettere mano alla proposta della Commissione europea per redigere un regolamento UE che fornisca pari opportunità e condizioni per tutti gli operatori della filiera automotive.
>> Approfondimenti
Per ADIRA
Per FIGIEFA
Per la comunicazione della Commissione europea sull’installazione del salvavita eCall dal 2015
Per una illustrazione sul funzionamento del sistema eCall (da ADAC)
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“Aftermarket e sicurezza stradale: a breve potremo vedere il salvavita automatico eCall a bordo degli autoveicoli”