Niente “calze”, che non sono omologate in Italia, ma solo catene da neve o pneumatici invernali sulle nostre strade. Lo indica una sentenza del tar del Lazio, ripresa da Assocatene (l’Associazione di ANIMA/Confindustria che raggruppa i produttori di catene da neve) per fare chiarezza nei confronti degli automobilisti che si accingono all’acquisto dei dispositivi obbligatori per la guida in inverno

La stagione invernale arriva sempre prima che ce ne si accorga. E, chi le ha già acquistate, ora – e in via ufficiale – farà bene a tenerle in cantina, e orientare i propri acquisti verso catene o pneumatici invernali. Ci si riferisce alle discusse calze da neve, che - come riferisce una nota diramata in questi giorni da Assocatene (l’Associazione italiana dei fabbricanti catene per autoveicoli) – non sono equiparabili alle catene o agli pneumatici invernali. Lo indica il Tar del Lazio.


 
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In estrema sintesi: a tutt’oggi non risulta alcuna variazione normativa, come non c’è traccia di eventuale annullamento, dell’attuale legislazione, che fa capo al Codice della Strada, dove viene indicato che “i dispositivi da portare a bordo e da utilizzare in presenza di segnali di obbligo devono essere omologati ai sensi della norma UNI 11313 o della austriaca ON V5117.

Lo scorso 28 giugno, infatti, una sentenza del Tar del Lazio ha annullato una nota esplicativa della Direzione Generale della Motorizzazione, nella quale si rispondeva alla richiesta di riconoscimento dell’equivalenza di impiego fra calze da neve (omologate secondo la normativa ON v5121) e catene da neve (omologate secondo le uniche due normative previste dal Codice della Strada, ovvero la ON v5117  e la UNI 11313).

Ancora una volta, dunque: niente più “calze”, in Italia; ma solo l’impiego di catene da neve o pneumatici invernali. Secondo i responsabili di Assocatene, è necessario fare chiarezza su questo argomento, soprattutto adesso che ci si avvia verso la stagione invernale: “Assocatene, l’Associazione dei produttori di Catene da neve di ANIMA/Confindustria, ritiene opportuno fare chiarezza nei confronti degli automobilisti che potrebbero acquistare prodotti non previsti dal Codice della Strada – indica il presidente Alberto Guidotti - Il rischio per gli utenti non è solo quello di subire sanzioni amministrative ma anche di trovarsi in situazioni di emergenza su neve e ghiaccio con dispositivi non adeguati e non sicuri”.




 
 
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