Quindici milioni di filtri carburante da destinare all'after market e per l'equipaggiamento di serie. Un catalogo che comprende oltre 400 tipi differenti di filtri, compresi quelli che equipaggiano i veicoli alimentati a biodiesel e a trazione ibrida (benzina ed elettrica).
Per Bosch, la produzione di filtri per motori a benzina e Diesel compie 80 anni: era il 1930, quando il Gruppo tedesco iniziò la produzione di elementi filtranti da destinare agli autoveicoli. Da allora, l'evoluzione delle tecnologie ha permesso all'azienda di procedere di pari passo con l'affinamento dei propri prodotti: un percorso iniziato nel 1936 con l'adozione di un particolare tipo di carta filtrante, lo stesso componente che – adeguatamente sviluppato – viene utilizzato ancora oggi.
L'evoluzione dei filtri carburante operata dal Gruppo tedesco ha permesso di arrivare alla realizzazione di elementi che rispondono al meglio alle esigenze di qualsiasi tipo di motore: dai filtri per le tubazioni benzina a quelli per il gasolio, questi ultimi abbinati a riscaldatori e sensori per le alimentazioni Common rail. E' proprio lo sviluppo dei motori a gasolio, nell'ultimo decennio, ad avere influito sulla necessità di affinare ulteriormente le qualità dei filtri carburante: la protezione di pompe e iniettori, infatti, va di pari passo con sistemi caratterizzati da efficace potere filtrante e di separazione dall'acqua.
Con l'arrivo dei nuovi carburanti, poi, la tecnologia dei filtri si è ancora evoluta. Il biodiesel, infatti, crea maggior legame con l'acqua, dunque la sua separazione è più difficile. Inoltre, i componenti del biodiesel provocano un intasamento più rapido dell'elemento filtrante (a livello di carcassa e guarnizioni): questo provoca danni agli iniettori. I filtri da destinare ai motori biodiesel vengono prodotti con dei materiali speciali per le carcasse e le guarnizioni, e sono equipaggiati con dei sistemi di riscaldamento attivo e passivo, per impedirne l'intasamento.
L'attenzione da parte di Bosch è stata rivolta anche agli autoveicoli equipaggiati con il sistema Start – Stop, che a causa dell'elevata quantità di operazioni di accensione e spegnimento in automatico del motore durante le soste, necessitano di filtri dalla struttura più stabile. In grado, cioè, di sopportare al meglio le elevate pulsazioni di pressione.
In ultimo, una sfida destinata alla mobilità del prossimo futuro: quella dei motori ibridi. Per la Bosch, la tecnologia che abbina i motori a combustione interna con le unità elettriche consiste, a causa della riduzione di spazio nei vani motore dovuti all'aumento di componenti aggiuntivi, ella realizzazione di filtri carburante particolarmente compatti, e in grado di soddisfare le esigenze di efficacia (per potere filtrante e durata) dei filtri installati nei motori “tradizionali”.
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