Il provvedimento accoglie le istanze formulate da ANFIA in rappresentanza dei produttori di dispositivi d'illuminazione destinati all'aftermarket. Il Decreto in particolare prevede la possibilità di installare in aftermarket luci DRL omologate secondo il Regolamento 87 della Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE).
Ora anche in Italia è possibile installare luci di marcia diurna in aftermarket su veicoli che ne erano sprovvisti in origine.Lo scorso 19 novembre è stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Dirigenziale 6 novembre 2013 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che permette e disciplina l'installazione delle luci di marcia diurna (DRL) sulle auto circolanti che ne sono sprovviste (come già avviene in altri Paesi UE).
Il provvedimento accoglie le istanze formulate da ANFIA in rappresentanza dei produttori di dispositivi d'illuminazione destinati all'aftermarket. Il Decreto in particolare prevede la possibilità di installare luci DRL omologate secondo il Regolamento 87 della Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE).
Le luci DRL, che possono essere indipendenti o integrate con altri dispositivi di illuminazione o segnalazione luminosa, devono essere installate seguendo le istruzioni di montaggio fornite dal produttore del kit aftermarket e rispettando le prescrizioni definite negli allegati tecnici al Decreto.
L'installazione è affidata esclusivamente alle officine di autoriparazione che devono produrre una dichiarazione di installazione (è escluso il fai da te). L'automobilista, con la dichiarazione rilasciata dall'officina, deve poi fare domanda di visita e prova e aggiornamento della carta di circolazione all'Ufficio della Motorizzazione Civile competente per territorio. Questo passaggio si può altresì evitare se l'installazione delle luci DRL avviene tramite sostituzione di un dispositivo o gruppo ottico originale con uno di analoga forma e dimensioni contenente la funzione DRL.