News | 29 January 2014 | Autore: Francesco Giorgi

La storia si rinnova: Andrea Bartali in visita a Palmerini Group

Il figlio di Gino Bartali, oggi conservatore della memoria storica del leggendario “Ginettaccio”, ha visitato la sede di Palmerini Group, a ricordare la “vecchia bottega” che sessant’anni fa vendeva biciclette e ciclomotori (fra cui le biciclette Gino Bartali) e l’amicizia che legava il campione a Rino Palmerini

La storia industriale e sociale d’Italia passa attraverso l’automobile e attraverso la bicicletta: i due veicoli che hanno segnato in massima parte l’evoluzione dei collegamenti privati e del costume. E fra i protagonisti della storia italiana del ‘900, un posto va riservato a Gino Bartali, del quale non raccontiamo qui le ventennali imprese sportive: il popolare “Ginettaccio” fu anche costruttore in proprio. Le biciclette “Gino Bartali” furono, infatti, costruite da lui, che in gioventù si era fatto le ossa, dal punto di vista tecnico, nell’officina di un meccanico ciclista a Ponte a Ema, il sobborgo di Firenze conosciuto dagli appassionati come “il paese di Gino”.

E le biciclette Gino Bartali, fra gli anni 40 e 50, furono commercializzate anche da Rino Palmerini, capostipite di quello che, poi, diventò quello che oggi è conosciuto come Palmerini Group. La sede è rimasta a Ponte San Giovanni (Perugia), che allora era la “vecchia bottega” che vendeva biciclette e ciclomotori, e che spesso era visitata proprio da Gino Bartali; il quale, dopo i discorsi commerciali, iniziava subito a parlare di sport e a soddisfare le domande dei numerosi tifosi che ogni volta si radunavano attorno al campione.

In questi giorni, la continuità della tradizione è stata mantenuta, con la visita alla famiglia Palmerini (oggi a capo di un Gruppo suddiviso fra Palmerini Autoricambi, Palmerini Oleodinamica, Centro Revisioni Auto, Auto Parts Group e Auto Parts Service) di Andrea Bartali, figlio di Gino.

 
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Andrea (recentemente gratificato dal Panathlon Club Perugia con la consegna di un riconoscimento per il suo impegno costante nel ricordare le azioni eroiche del padre nel salvare negli anni 1943-44 centinaia di vite umane di ebrei destinati ai campi di sterminio nazisti) ha chiesto di fare una visita alla famiglia Palmerini perché il padre gli aveva sempre parlato del suo grande amico Rino Palmerini di Ponte San Giovanni nel cui negozio si potevano acquistare le famose biciclette Bartali.

Ricevuto dalla signora Amelia e dai figli Giuseppe e Antonello, Andrea Bartali ha visitato l'azienda complimentandosi con i titolari e ha di buon grado accettato di farsi fotografare con un gruppo di dipendenti i cui genitori erano tifosi di “Ginettaccio”.

Andrea ricorda che una delle domande più ricorrenti al padre era relativa a chi avesse passato la borraccia nella famosa foto. “Mio padre prima di rispondere chiedeva: ‘tu sei bartaliano o coppiano’?”  Se l'interlocutore era bartaliano rispondeva che la borraccia l'aveva passata lui a Fausto, se era coppiano diceva “Me l'ha passata lui”, perché tra loro si trattavano così chiamandosi “lui” o “quello”, ma senza alcuna cattiveria.

Nel salutare, Andrea Bartali ha dato a tutti l'appuntamento al 18 luglio prossimo, centenario della nascita di Gino Bartali, quando ad Assisi l'Associazione Passione Bicicletta ha in programma una grande manifestazione ciclistica per ricordare il grande campione e l'uomo dal cuore d'oro. Palmerini Group sarà presente per collaborare con gli organizzatori.
 
 
 
 
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