L’export verso i paesi UE è su livelli inferiori rispetto a un anno fa (-2,3%), mentre cresce del 2,1% verso i Paesi extra-UE. Riguardo alle importazioni, queste sono diminuite dai Paesi UE (-2,2%) e dai mercati extra-UE (-10.3%).Vediamo in dettaglio l’export verso i Paesi UE: Germania (-2,6%), Paesi Bassi (-4,9%), Spagna (-7,4%); cresce, invece, l’esportazione verso i Paesi Mercosur (+16,6%), Cina (+10,5%), ASEAN (+2,7%) e Russia (+10,5%). E’ da notare come la diminuzione tendenziale delle esportazioni (-6,1%) risenta in massima parte della notevole contrazione degli acquisti da Paesi OPEC (-27,3%), Cina (-9,3%), Giappone (-25%), medio oriente (-20,4%), USA (-12,4%) e, in Europa, da Polonia (-7,5%) e Spagna (-4,3%).
In termini monetari, indica ANFIA, il valore delle esportazioni totali è stato di 289.511 milioni di euro, mentre il valore delle importazioni è stato di 269.906 milioni. Nei primi 9 mesi del 2013 l’avanzo è stato di 19,6 miliardi di euro (+ 8,3 miliardi per i Paesi UE, +11,3 miliardi per i Paesi extra UE). In questo periodo, il saldo non energetico è stato pari a +60,8 miliardi. A questo risultato contribuiscono beni di consumo (+15,9 miliardi di euro), beni strumentali (+38,7 miliardi) e prodotti intermedi (+6,1 miliardi).
Il comparto “Energia” invece presenta un saldo negativo di 41,1 miliardi di euro (-20,5% sul saldo di gennaio – settembre 2012). Le esportazioni verso i Paesi UE hanno rappresentato il 54,3% del totale, e verso i Paesi extraeuropei il 45,7%.
Nel primo trimestre, le esportazioni hanno registrato una flessione del 5,4%, mentre nel secondo trimestre il recupero è stato del 25,6% rispetto al trimestre precedente, e in termini tendenziali del 4,1%. Nel terzo trimestre l’incremento delle esportazioni risulta del 10%. In totale, l’export ha fatto registrare 14,36 miliardi di euro nei primi 9 mesi 2013, con un incremento del 2,8% sui valori dell’anno precedente, in controtendenza rispetto all’andamento complessivo di tutte le merci esportate (-0,3%). L’import nel secondo e nel terzo trimestre 2013 è aumentato, in termini tendenziali, rispettivamente del 4,8% e del 10,3%. Il cumulato dei primi 9 mesi 2013 ha fatto registrare un valore pari a 8,32 miliardi di euro (+3,3% rispetto a un anno fa). Anche l’andamento dell’import nel comparto è in controtendenza rispetto all’andamento complessivo di tutte le importazioni, che invece continua a calare (-6,1% il cumulato a fine settembre 2013 sullo stesso periodo 2012).
La classifica dell’export per Paesi di destinazione vede al primo posto la Germania, con 3,02 miliardi di euro e una quota del 21% sul totale; seguono Francia (11%), polonia (6,8%), Gran Bretagna (6,7%) e Spagna (6,7%); nel complesso, i primi cinque Paesi della classifica rappresentano il 52,2% di tutto l’export; al sesto, settimo e ottavo posto si sono piazzati, rispettivamente, USA (6,1%), Brasile (4,3%), Turchia (4,2%), infine Austria (2,5%) e Belgio (2,4%). L’Italia ha esportato nell’area Mercosur componenti automotive per 724 milioni di euro (+19%) e un saldo attivo di 628 milioni. Il primo mercato asiatico è la Cina (245 milioni di euro: +20,3% rispetto a gennaio – settembre 2012 e un saldo negativo di 383 milioni), seguita dal Giappone (-19% e 138 milioni di euro, con un saldo negativo di 7 milioni), India (135 milioni di euro, -14%), Corea del Sud (118 milioni, -12,6% e saldo attivo di 26 milioni).
La suddivisione di componenti in macroclassi vede il comparto delle parti meccaniche (inclusi accessori e vetri) totalizzare il 67% del valore dell’export, con 9,66 miliardi di euro e un saldo attivo di 5,4 miliardi. Segue il comparto motori per un valore di 2,6 miliardi, che pesa per il 18,3% sul totale e un saldo attivo di 864 milioni di euro.
Il valore delle importazioni di componenti automotive è stato di 8,32 miliardi di euro, in aumento del 3,3%. L’Europa pesa per il 79% (6,59 miliardi e +2,8%).
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