Batterie formate da due moduli, uno da 48V agli ioni di litio e uno da 12V, che permetteranno un risparmio di carburante fino al 15%: è la nuova scommessa Johnson Controls. Secondo le previsioni dei tecnici, questa tecnologia sarà adottata per prima in Europa, per poi estendersi anche negli USA; la diffusione globale è prevista per il 2020
Una nuova generazione di batterie microibride agli ioni di litio “salvaconsumi”: è una delle più recenti applicazioni Johnson Controls, che si inserisce nella gamma di soluzioni avanzate che il marchio propone per l’industria automotive.>> Per saperne di più su Johnson Controls
La novità, che era stata presentata lo scorso settembre al Salone di Francoforte, viene dotata di architettura di tipo dual voltage, comprende una batteria d’avviamento a 12V e una batteria agli ioni di litio da 48V destinata a ottimizzare generazione e consumo di energia.
“Siamo convinti che questa tecnologia svolgerà un ruolo essenziale nel raggiungimento degli attuali obiettivi di riduzione dei consumi e delle emissioni”, osserva Ray Shemanski, vicepresidente e direttore generale della Divisione OEM di Johnson Controls Power Solutions.
Più nel dettaglio, rivelano i tecnici Johnson Controls, questa nuova tecnologia di batterie microibride, articolata sulla batteria 48V progettata per sfruttare nello stesso momento l’energia di frenata e supportare i dispositivi ad elevato consumo di energia elettrica (climatizzatore, sistemi attivi di controllo dell’assetto) e sulla batteria 12V che continuerà ad alimentare il motorino d’avviamento, le luci interne ed esterne e i sistemi di intrattenimento e infotainment di bordo, possiede il potenziale per permettere un risparmio di carburante fino al 15%.
A questo proposito, lo scorso dicembre una serie di test, svolti presso alcuni clienti–chiave del settore automotive per Johnson Controls ha avuto inizio: “I sistemi microibridi possono soddisfare le esigenze dell’industria automobilistica a un costo molto inferiore rispetto ai veicoli ibridi o elettrici, e rappresentano quindi una soluzione di massa applicabile in modo generalizzato a tutti i veicoli dei nostri clienti”, continua Shemanski.
Riguardo alla fase produttiva, le celle prismatiche agli ioni di litio e tutti gli altri componenti dei prototipi delle nuove batterie microibride Johnson Controls saranno prodotti nei moderni impianti di Holland (Michigan), dove l’impiego di componenti e formati standard permette di facilitare la gestione delle varianti e contenere i costi.
Secondo le previsioni dei dirigenti Johnson Controls, la tecnologia delle batterie microibride “Sarà adottata prima in Europa, dove vigono normative più rigide in fatto di efficienza energetica ed emissioni, per poi affermarsi nel giro di pochi anni anche sul mercato USA e raggiungere una diffusione globale a partire dal 2020,” conclude Shemanski.
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