Altro che crisi: le immatricolazioni calano, ma in termini percentuali le moto sono sempre più diffuse
+15,9%: ecco, in termini percentuali, quanto è aumentato, dal 2007 al 2013, il parco motocicli circolanti in Italia. Lo rivela uno studio condotto da Federpneus (Associazione Nazionale dei Rivenditori Specialisti di Pneumatici), ed è interessante in quanto fa riferimento al periodo economicamente più difficile dal dopoguerra. Peraltro, la crisi economica – che ha contribuito a rallentare la crescita del parco moto circolante - ha effettivamente portato a un calo delle immatricolazioni, che nel 2013 è stato del 64,5% rispetto agli anni ante crisi (2007). I dati sull’aumento del parco circolante di motocicli negli anni della crisi economica assumono un valore ancora maggiore se si considera che il parco circolante di autovetture, sempre dal 2007 al 2013, è aumentato solo del 3,6%, mentre dal 2001 al 2007 era cresciuto del 7,3%.>> Per saperne di più su Federpneus
Rimane in ogni caso sorprendente il fatto che nonostante il deciso rallentamento delle immatricolazioni, il numero di motocicli circolanti in Italia continua a crescere. Quali possono essere i motivi? Da un lato ci sono i molteplici vantaggi che derivano dall’uso quotidiano del motociclo, soprattutto nelle grandi aree urbane (tempi di percorrenza minori, una maggiore agilità nel traffico e più facilità di parcheggio). D’altro canto, occorre considerare la maggiore economicità d’uso del motociclo rispetto all’autovettura: un fattore che negli anni di crisi riveste una grande importanza.
Più moto in circolazione impongono tuttavia alcune considerazioni relative alle questioni di sicurezza stradale, una questione di primo piano, sostiene Federpneus: i motocicli per loro natura espongono il guidatore ed il passeggero ad un rischio maggiore, in caso di incidente, rispetto a chi utilizza un’auto e gode quindi della protezione dell’abitacolo. In particolare vi sono alcuni pericoli a cui proprio i motociclisti sono maggiormente esposti: l’impatto contro i guardrail e i pali ai lati della carreggiata, la segnaletica dipinta sul fondo stradale, i dossi rallentatori ed altri ancora. Federpneus raccomanda quindi alle autorità di intervenire per rimuovere, per quanto in loro potere, le situazioni di maggior pericolo per i motociclisti rispetto agli altri utenti della strada, ma raccomanda anche ai motociclisti di porre particolare attenzione alla cura dei pneumatici, controllandone lo stato di usura, le condizioni esterne (per rilevare che non siano presenti rigonfiamenti o tagli sospetti) ed anche la pressione di gonfiaggio, che ha una grande influenza pure sui consumi di carburante. Quest’ultima raccomandazione è particolarmente importante proprio in questo periodo in cui il motociclo da mezzo abituale di trasporto diventa anche uno strumento per godere le vacanze.
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