L’acquisto di ricambi online è una realtà sempre più radicata. E ora ci sono maggiori garanzie per il consumatore. Lo scorso 14 giugno sono state apportate alcune modifiche salienti al Codice del Consumo, secondo quanto previsto dalla direttiva europea 2011/83 relativamente ai diritti dei consumatori, e che vengono recepite dal decreto legislativo 21 febbraio 2014 n. 21.

Le novità prevedono maggiori garanzie a tutela dell’acquirente nel caso dei contratti a distanza e quelli che vengono negoziati al di fuori dei locali commerciali. Interessano, quindi, gli acquisti via Internet e quelli telefonici, ma anche le vendite a domicilio (caso che poco interessa il settore della ricambistica automotive) e quelli che vengono effettuati in luoghi pubblici: un esempio è quello dei ricambi acquistati da un operatore commerciale alle mostre scambio.

Secondo la normativa entrata in vigore in questi giorni, il professionista è tenuto a fornire maggiori obblighi di informazione precontrattuale al consumatore, in caso di vendita diretta e a distanza. Inoltre, il diritto di recesso per il consumatore ora è più ampio: passa dagli attuali 10 a 14 giorni; e c’è di più: se il venditore non ha informato il cliente dell’esistenza del diritto di recesso, questo passa dagli attuali 60 giorni dalla conclusione del contratto (e 90 giorni dalla consegna dell’oggetto) a 12 mesi. Lo stesso diritto di recesso, ora, è unificato per tutti i Paesi UE. Sempre a proposito di diritto di recesso: in caso di ripensamento, il consumatore può restituire l’oggetto, anche se deteriorato in parte, perché la sua responsabilità si limita alla “diminuzione di valore del bene custodito”. Una novità riguarda la fase di acquisto vera e propria: in caso di utilizzo di carta di credito o bancomat, il venditore non può imporre tariffe superiori.



 
 
>> Approfondimenti normativi

Per consultare online il Decreto legislativo 21 febbraio 2014 n. 21 in materia di diritti dei consumatori