News | 25 June 2014 | Autore: Redazione

Pasticcio Sistri: chi non si cancella rischia di pagare

Solito pasticcio all'italiana: anche se con meno di dieci dipendenti, l'azienda che non si cancella formalmente dal sistema rischia comunque di pagare l'iscrizione.

30 giugno: è questa la data di scadenza per il pagamento della quota annuale di iscrizione al Sistri. Entro questa data anche tutte le imprese con meno di 10 dipendenti (e molti meccanici e ricambisti rientrano tra queste!!!) - che sappiamo non hanno più l'obbligo di iscrizione – devono procedere alla cancellazione della propria posizione, per non ritrovarsi tra i soggetti che hanno volontariamente deciso di utilizzare il sistema, con conseguente obbligo al pagamento del diritto annuale.

A tal proposito, è apparso sul sito www.sistri.it una nuova procedura telematica implementata all'interno dell'applicazione “Gestione Azienda” che permette, tra l'altro, anche la cancellazione dell'azienda. Ma tale procedura presuppone il pieno funzionamento dei dispositivi usb.

Per evitare possibili fraintendimenti o contestazioni, Confcommercio consiglia di formalizzare in maniera espressa la volontà di procedere alla cancellazione dal sistema. Viste le difficoltà di procedere per via telematica, la soluzione consigliata dalla confederazione è quella di ricorrere ai sistemi tradizionali, inviando la propria volontà di cancellazione al Sistri tramite posta certificata (a: infosistri@sistri.it) o tramite raccomandata A/R (a Sistri, Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Via Cristoforo Colombo 44, 00147 Roma). Ulteriori informazioni in merito, contattando il numero verde 800 00 38 36.

Dopo qualche mese di silenzio sull'argomento, anche sul più autorevole Forum degli autoriparatori in Italia www.ammirati.org, appare un commento dell'ultima ora che sicuramente risveglierà l'interesse dei suoi utenti.

 

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Tags: sistri

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