Le nuove immatricolazioni salgono a giugno del 3,81%. Ma intanto il parco circolante continua a invecchiare.
Secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a giugno il mercato italiano dell’auto totalizza 127.489 immatricolazioni, pari al 3,81% in più rispetto a giugno dello scorso anno.Un dato positivo? Non del tutto, se andiamo a scovare chi realmente ha effettuato l'acquisto. Come sottolinea Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, "i saloni dei concessionari continuano a registrare una diminuzione di affluenza dei visitatori; non ci stupisce, quindi, che in giugno gli acquisti dei privati tocchino un nuovo minimo storico, con il 56,4% delle immatricolazioni. Il progresso del 3,81% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso è infatti dovuto esclusivamente agli acquisti da parte delle aziende". I dati parlano chiaro: nel periodo gennaio-maggio 2014, le vetture intestate a persone fisiche rappresentano il 59,3% di tutto l’immatricolato (pari a 2,7 punti in meno rispetto alla quota di un anno fa), mentre le vetture intestate ad aziende (società, leasing, noleggio, taxi) sono il 40,7%.
Non va dimenticato, inoltre, che l'incremento di giugno è raffrontato con il corrispondente mese del 2013, che aveva registrato una flessione del 5,5% rispetto al 2012.
“Sulla base di questi elementi – prosegue Quagliano – appare sempre più evidente che l'andamento positivo del primo semestre 2014 (le consegne sono cresciute, complessivamente, del 3,34% rispetto ai primi 6 mesi dell'anno scorso e si attestano a 756.818 unità) non abbia segnato l'inizio di una vera e propria ripresa della domanda ma costituisca, piuttosto, un rimbalzo al termine di una lunga e profonda caduta”.
I dati diffusi dal Ministero non hanno entusiasmato neppure Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA, che ha commentato: “La raccolta ordini positiva degli scorsi mesi ha riportato in rialzo le immatricolazioni a giugno, anche se con volumi non molto elevati. Si consideri, infatti, che il confronto avviene con un giugno 2013 che aveva totalizzato appena 122.815 unità, risultato mai così basso, per questo mese, dal lontano 1978 (99.127 unità)”. Se la crisi dei redditi e gli elevati costi legati al possesso e all'utilizzo dell'auto continuano a scoraggiare gli acquisti, a farne le spese è il parco circolante che, come ha sottolineato Vavassori, continua a invecchiare: “l'età mediana, in aumento rispetto al 2012, è arrivata a 12 anni e 2 mesi per le auto a benzina e a 7 anni e 7 mesi per le auto diesel”.
Per quanto riguarda il mercato dell'usato, a giugno 2014 sono stati registrati 322.909 trasferimenti di proprietà, con una variazione di +0,25% rispetto a giugno 2013 (i trasferimenti furono 322.102).
Il volume globale delle vendite (450.398 autovetture) nel giugno 2014 ha dunque interessato per il 28,31% auto nuove e per il 71,69% auto usate.