… con buona pace dei sistemi di trasporto pubblico, in verità spesso insufficienti a rispondere alle esigenze della popolazione “in movimento”. Lo sottolinea l’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile AIRP (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici)
Italia, Paese di santi, poeti, navigatori… e automobilisti. L’uso del mezzo privato è talmente radicato nelle abitudini degli italiani da offuscare i sistemi di trasporto pubblico. Lo dicono le indagini: secondo recenti studi, ben il 43% degli italiani non si serve mai dei mezzi di trasporto pubblici, contro il 29% della media europea. E anche le soluzioni alternative, come car pooling e car sharing, sono da diverso tempo ferme alla fase di sperimentazione: ben presenti nei tessuti urbani nazionali, sono tuttavia lontane dal costituire numericamente un serio competitor nei confronti del massiccio uso dei mezzi propri.Nasce da qui un quesito: “quanto” si usa l’automobile privata? Qual è la sua frequenza di utilizzo? L’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile AIRP (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) che ha elaborato una serie di dati forniti da ISFORT, sottolinea come il 67% degli italiani usa l’automobile almeno una volta al giorno, come conducente o come passeggero; il 21% la usa un paio di volte a settimana, il 3% due volte al mese ed il 9% non la usa mai.
Con queste percentuali, l’Italia si colloca al primo posto a livello europeo fra i Paesi nei quali l’incidenza dell’utilizzo dell’auto privata è maggiore. Più nel dettaglio, sottolinea l’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile AIRP, a fronte del 67% nazionale, al secondo posto – e discretamente staccata – c’è la Francia (60% della popolazione), al terzo posto, e ancora più distante, la Germania (54%); seguono Gran Bretagna (sempre meno: 50%) e Spagna (39%). La media europea sull’uso dell’auto privata almeno una volta al giorno è del 50%.
E c’è di più: in Italia, il 21% della popolazione dichiara di usare l’auto un paio di volte la settimana (qua, un po’ meno rispetto alla media europea, che si attesta sul 26%); il 3% degli italiani afferma di usarla non più di due volte al mese (media europea: 12%, molto più elevata dunque) e il 9% dice di non usarla mai (media europea, anche qui più alta, 12%).
Va detto, indica l’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile di AIRP, che la responsabilità di tutto questo non va esclusivamente ascritta a “cattive” abitudini dell’automobilista italiano: per moltissimi tragitti urbani ed extraurbani non vi sono alternative all’uso dell’automobile, dal momento che il sistema di trasporti pubblici nel nostro Paese ha notevoli carenze. Questa situazione, che ha una forte incidenza sulla mobilità, viene confermata dai dati sull’uso di mezzi pubblici. Infatti la stessa ricerca che analizza la frequenza d’uso dell’automobile, mette in evidenza che in Italia ben il 43% della popolazione non usa mai i trasporti pubblici, contro una media europea del 29%.