In queste settimane tengono banco una campagna informativa organizzata da Pirelli in collaborazione con la Polizia di Stato: si tratta di “Partenze in Sicurezza”, indetta anche in occasione dell’estate 2013. L’operazione si è svolta al circuito Pirelli di Vizzola Ticino (Varese), dove è stato illustrato il comportamento di una vettura che si trovi equipaggiata con pneumatici usurati, in cattivo stato o sottogonfiati: un concreto rischio per la sicurezza su strada, come ha potuto dimostrare una serie di test effettuati sotto la supervisione di una squadra di tecnici Pirelli. Prove di slalom e simulazioni di frenata in rettilineo, aquaplaning in curva, wet handling e steering pad in presenza di asfalto bagnato: cioè le condizioni che l’automobilista “di tutti i giorni” può incontrare. I test sono stati effettuati, in comparativa, su vetture che montavano pneumatici in ottimo stato e gomme usurate.
Il risultato delle prove parla chiaro, ed è una diretta conseguenza della cattiva abitudine di porre poca attenzione alle ruote (e non finiremo mai di raccomandare alle officine e ai gommisti di dare sempre un’occhiata agli pneumatici dell’auto del cliente: basta poco per eliminare il rischio di cattivi comportamenti della vettura su strada, e in ogni caso c’è sempre la possibilità di guadagnare clienti, fidelizzandoli): se la vettura si trova a dovere marciare con pneumatici sottogonfiati, il suo comportamento su strada diventa meno controllabile, e gli spazi di frenata si allungano. D’altro canto, gli pneumatici sgonfi oppure che presentino lo spessore del battistrada “pericolosamente” vicino al limite legale di 1,6 mm comportano una minore aderenza della vettura e, di conseguenza, maggiori difficoltà per il mantenimento della traiettoria.
Per avere la garanzia della sicurezza di marcia, almeno dal punto di vista delle gomme, è sufficiente tenere conto di una serie di accorgimenti. Prima di tutto c’è la pressione di gonfiaggio, che deve essere quella prevista in origine dalla Casa auto (il valore è soggetto a una certa tolleranza in più o in meno a seconda delle condizioni di carico: ad aiutare l’automobilista ci sono le targhette, di solito posizionate in corrispondenza della battuta di una delle porte anteriori o all’interno dello sportello serbatoio carburante). Quanto all’usura del battistrada, è vero che il Codice della Strada prescrive uno spessore minimo di legge pari a 1,6 mm; tuttavia, è sempre bene sostituire lo pneumatico quando lo spessore del battistrada è già sui 2 – 2,5 mm.
E dimentichiamoci certi accorgimenti all’apparenza volti al risparmio ma che, all’atto pratico, incidono sulla tenuta di strada e sulla sicurezza di marcia, come il montaggio di pneumatici differenti fra avantreno e retrotreno o, peggio (qua, del resto, è vietato) da entrambi i lati.