Un’affermazione grave quanto categorica, nella quale è chiara la richiesta di un intervento diretto da parte dei rappresentanti pubblici. Alla dichiarazione di Quagliano fa eco quanto indicano i vertici nazionali delle Case auto a proposito degli effetti del drastico calo dei consumi nei confronti dell’indotto: ”Gli effetti della crisi - dichiara Massimo Nordio, direttore generale e amministratore delegato di Volkswagen Group Italia nonché presidente di UNRAE - sono stati devastanti sull'organizzazione distributiva del mercato automobilistico, che ha visto negli ultimi due anni la chiusura di 500 concessionarie, con una perdita di occupazione di circa 15.000 posti di lavoro”.
E la risposta delle istituzioni non si fa attendere, ma non è del tutto corrispondente alle richieste dei rappresentanti delle Case auto. In buona sostanza, il Governo ascolta il campanello d’allarme che arriva dal settore auto in merito alla richiesta di aiuti concreti; tuttavia, più che di incentivi, si potrà parlare di altri provvedimenti, quali defiscalizzazione e semplificazione da inserire in un contesto relativo a progetti di promozione della mobilità “eco friendly”. E’ quanto indica Riccardo Nencini, viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, presente al convegno organizzato da Centro Studi Promotor. Riguardo alla richiesta di concedere nuovi incentivi, il rappresentante del dicastero di Maurizio Lupi precisa che “Nello 'Sblocca Italia’ non sono previsti incentivi, né per l'auto ne' per l'edilizia privata”. L’orientamento del Governo, indica Nencini, è rivolto verso misure di promozione della mobilità “pulita”: “La tendenza è quella di affiancare sempre più alla mobilità una maggiore attenzione a tutto ciò che si muove nel campo ecologico”. A questo proposito, il viceministro ha annunciato che “Per la prima volta nel piano città, all'interno della Legge di Stabilità, sarà inserita la possibilità di prevedere per edifici pubblici e privati colonnine di ricarica delle auto elettriche”.
In buona sostanza: se gli aiuti arriveranno, saranno rivolti allo sviluppo della mobilità eco friendly. E però, le Case auto e l’indotto non sono fermi in questo senso. Alessandro De Martino, amministratore delegato di Continental Italia: “Vi sono innovazioni tecnologiche in avanzato stato di sperimentazione che promettono di rivoluzionare la mobilità per come viene percepita oggi, basti pensare alla guida autonoma. Anche da questo punto di vista il legislatore deve essere più attento alle esigenze del settore automobilistico, e far seguire allo sviluppo tecnologico anche appropriate innovazioni normative che ne rendano possibile l'applicazione sui mezzi che guidiamo tutti i giorni”. “L'industria dell'auto - aggiunge Bruno Mattucci, amministratore delegato di Nissan Italia - è già pronta alle sfide poste dalla mobilità ecologica. La tecnologia c’è già, mancano però norme e infrastrutture”.