Automechanika 2014 si apre con la consegna dei premi all'innovazione, gli Innovation Awards, che una giuria indipendente, costituita da otto esperti del settore, assegna a quei prodotti o soluzioni che meglio interpretano le innovazioni tecnologiche nel settore automotive.

Quest'anno erano in lizza per il premio 120 prodotti, selezionati tra quelli ritenuti  più rivoluzionari e maggiormente destinati a incidere sul mercato secondo criteri di innovazione, funzionalità, qualità, importanza per l’aftermarket e contributo all’ambiente. 

Tra questi, ben due dei vincitori sono soluzioni Texa: il TMD MK3, per la categoria “Elettronica e sistemi”, e gli occhiali per la realtà aumentata, nella categoria “Riparazione e diagnosi”.
 

Texa non è nuova a riconoscimenti di questo genere, ma anche Bruno Vianello,  fondatore e presidente di Texa, ed Emanuele Cavalli, co-fondatore e direttore tecnico, sono rimasti piacevolmente sorpresi e orgogliosi di questa duplice chiamata sul palco. 

In estrema sintesi, ciò che ha permesso al TMD MK3 di vincere il premio della sua categoria è la capacità di riunire, in un dispositivo dalle dimensioni estremamente ridotte, tutta la tecnologia dell'autodiagnosi multimarca, sviluppata in 20 anni dall'azienda di Monastier di Treviso, con le funzionalità di una scatola nera, permettendo a una centrale operativa di entrare in contatto da remoto con l'auto per dare un servizio di assistenza e diagnostica. L'auto è così in rete, semplicemente inserendo il TMD MK3 nella presa OBD del veicolo.

Per quanto riguarda invece gli occhiali, sviluppati in collaborazione con Epson Italia, Texa ha guardato forse ancora di più al futuro del lavoro quotidiano, applicando al settore della riparazione una tecnologia di origine militare e mutuata anche da altri settori, quella della realtà aumentata. In pratica, il meccanico si ritrova ad avere le mani libere, mentre attraverso gli occhiali vede contemporaneamente sia quello che sta concretamente facendo, sia i dati tecnici richiesti proiettati in sovraimpressione. Semplicemente inquadrando il pezzo, il software riconosce di cosa si tratta e propone la relativa documentazione, che il meccanico sceglierà fra tutte quelle disponibili attraverso un dispositivo collegato all'occhiale.