Di green business legato all’automotive si è parlato a H2R, rassegna dedicata alla mobilità sostenibile che si è svolta nell’ambito di Ecomondo a Rimini Fiera
Le nuove frontiere della mobilità eco friendly confermano un ruolo di primo piano nel più ampio settore della Green Economy. E di automotive sostenibile si è ampiamente trattato, nei giorni scorsi, ad Ecomondo, kermesse sull’economia “pulita” che si è svolta nei giorni scorsi a Rimini Fiera e che nella sezione H2R ha visto la partecipazione di aziende e associazioni del settore automotive, insieme ai consueti test drive dei modelli “green” a disposizione dei visitatori (BMW i-3 elettrica, Fiat 500L TwinAir Turbo Natural Power, Ford Focus Electric, Mazda6 SW 2.2 DSL equipaggiata con il turbodiesel a tecnologia SkyActiv, Smart Electric, Nissan Leaf, Volkswagen e-up! e Volvo V60 Hybrid Plug-In).I focus sulla mobilità “pulita” si sono aperti con una tavola rotonda sulla mobilità sostenibile animata dal presidente del Comitato Scientifico di H2R – Mobility for Sustainability Fabio Orecchini, durante la quale sono state prese in esame alcune recenti rilevazioni del Ministero dell’Ambiente sulla mobilità: secondo quanto esposto da Giovanna Rossi della Direzione Generale Sviluppo Sostenibile del Ministero dell’Ambiente, le percorrenze urbane al di sotto dei 30 km sono responsabili del maggiore inquinamento veicolare. Per questo, è allo studio da parte del dicastero dell’Ambiente una serie di provvedimenti destinati allo sviluppo della mobilità sostenibile; fra questi, è da segnalare il “via” a un programma di infrastrutture destinate alla ricarica dei veicoli elettrici (piano che ha già ricevuto l’approvazione da parte del Cipe), e lo stanziamento di un totale di 650 milioni di euro da destinare alla stesura di circa 600 progetti di trasporto pubblico e servizi integrati (car sharing, bike sharing), sistemazione di reti di ricarica anche a induzione, che riguardano 160 Enti locali a livello nazionale.
Il punto centrale di H2R a Ecomondo è stato tuttavia l’analisi dei dati che riguardano l’acquisto e l’impiego dei veicoli eco friendly : nel 2013 – indica un recente report di Transport & Environment che si basa sulle rilevazioni dell’Agenzia europea per l’Ambiente – nel 2013 i veicoli elettrici acquistati nei Paesi UE sono stati circa 50.000 (a copertura dello 0,4% del mercato): cifra quasi doppia rispetto al 2012. Uno sguardo sul futuro: per il 2020, secondo RSE (Ricerca sul Sistema Energetico) il prezzo di un’autovettura di piccole dimensioni, a propulsione elettrica ed equipaggiata con una batteria da 20 kWh per 150 km di autonomia, potrebbe arrivare ad essere lo stesso di una vettura di pari segmento ma alimentata a combustione interna. Come dire: un’ipotesi di sviluppo per i veicoli elettrici che viene confermata dalla possibilità – sempre secondo RSE – che nel 2030 i veicoli a zero emissioni riescano ad essere circa 10 milioni in tutta Italia: il 50% sarà concentrato nei grandi centri urbani.
Allo stato attuale, sono tuttavia le aziende di gestione flotte a possedere – per evidenti motivi di bassi costi di gestione dei veicoli - un obiettivo interesse nei confronti della mobilità eco friendly, in particolare verso le autovetture alimentate a GPL e metano, come riporta una ricerca effettuata dal CVO – Corporate Vehicle Observatory di Arval secondo la quale il 43% delle aziende con più di 100 dipendenti possiede in flotta almeno un veicolo GPL o metano, insieme a un focus sulle nuove tendenze della mobilità aziendale che vede lo smartphone sempre più presente nell’interfaccia utente – veicolo (nel prossimo futuro, il device portatile dialogherà con la vettura, la monitorerà, funzionerà da chiave d’accensione e permetterà di usufruire di servizi integrati attraverso le App, compresa la funzione E – Call di chiamata d’emergenza che dal 2015 sarà obbligatoria sui veicoli). Lo studio, più nel dettaglio, rivela che nell’ultimo anno gli autoveicoli a GPL che fanno parte delle flotte sono aumentati dal 10% al 27%, mentre per quelli a metano la crescita – altrettanto sostenuta – va dall’1% al 16%.
>> Approfondimenti
Per consultare online il documento Pdf relativo al piano di sostenibilità FCA – Fiat Chrysler Automobiles
Per il sito Web del Cvo – Corporate Vehicle Observatory di Arval