Un’operazione da 13,5 miliardi di dollari per la nascita di un gigante mondiale della componentistica automotive in grado di rivaleggiare con Bosch e Denso
Annunciata un paio di mesi fa, ora l’acquisizione è realtà. E si tratta di un’operazione di portata mondiale. ZF – Gruppo tedesco specializzato in ricerca, produzione e sviluppo sitemi trasmissione, gruppi sospensioni e parti sterzo – ha acquisito TRW (realtà di primo piano nei sistemi di sicurezza attiva e passiva) per una cifra di 13,5 miliardi di dollari attraverso un’offerta pubblica di acquisto: l’obiettivo del Gruppo tedesco è di costituire un gigante della componentistica automotive in grado di recitare un ruolo di competitor per colossi del settore quali Bosch e Denso.La notizia, che già faceva parlare di sé e a settembre aveva catalizzato l’attenzione dei player mondiali del comparto componentistica (va ricordato che per avere la liquidità necessaria a portare a termine l’operazione ZF aveva ceduto a Bosch la propria Divisione specializzata in sistemi sterzo, valutata circa 4 miliardi di euro: operazione che ha permesso a Bosch di diventare la multinazionale di componentistica automotive numero uno al mondo), è stata finalmente confermata in questi giorni – dopo che il CFIUS (Committee of Foreign Investment del Governo di Washington) la settimana scosa ha dato il “via libera” all’operazione - da una nota diramata da TRW, la cui assemblea degli azionisti in rappresentanza del 79% delle quote capitale del Gruppo americano, che si è riunita giovedì , ha dato parere favorevole all’accordo di fusione già annunciato nelle scorse settimane.
Secondo i termini dell’agreement (la transazione dovrebbe essere completata entro il primo semestre 2015), ZF ha acquisito TRW in un’operazione “cash” del valore di 12,5 miliardi di dollari in base al valore di patrimonio netto di TRW, ogni azionista riceverà 105,60 dollari per ciascuna azione in proprio possesso. L’ammontare dell’operazione ha un valore complessivo di 13,5 miliardi di dollari.
L’acquisizione di TRW permette a ZF (presente sul mercato USA dal 1979 dove ad oggi conta su dodici impianti di produzione, dei quali il più recente – nel South Carolina – è destinato alla produzione trasmissioni automatiche) di raddoppiare la propria presenza sul mercato nordamericano e in Cina, due dei mercati principali a livello mondiale; dal canto suo, ZF mantiene il proprio head quarter a Friedrichsafen.
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