News | 05 December 2014 | Autore: Francesco Giorgi

Automotive hi-tech: il progetto Bmw che impiega i “Google Glass” durante il processo produttivo

Gli “occhiali intelligenti” al centro di un programma sperimentale allo stabilimento statunitense Bmw di Spartanburg. Non è una novità in senso assoluto: l’italiana Texa, in collaborazione con Epson Italia, ha sviluppato l’occhiale “BT-200” per la realtà aumentata, che visualizza sugli occhiali i dati tecnici e i parametri rilevati dal sistema di diagnosi

L’operatore inforca un paio di occhiali hi-tech e analizza il sistema powertrain di un’auto: fantascienza? Non proprio, stando alla decisione di Bmw USA di impiegare nel proprio stabilimento di Spartanburg gli occhiali digitali “Google Glass” (al centro di pareri controversi), per verificare se l’impiego degli “occhiali intelligenti” sviluppati da Google possa contribuire al miglioramento dei controlli qualità che vengono effettuati dai tecnici delle Case auto nelle fasi di delibera pre – serie delle vetture.

Il progetto Bmw fa parte della campagna “Industry 4.0” portata avanti da Bmw per valutare l’applicazione di supporti hi-tech in aiuto ai lavoratori nelle fasi di pianificazione della produzione. I “Google Glass” infatti possono scattare foto, registrare video per documentare i difetti di produzione di una vettura: in questo modo, indica Bmw, all’operatore viene fornito un aiuto in più nella propria attività, in maniera da analizzare eventuali errori e correggerli in maniera rapida e precisa. Lo schermo dei “Google Glass” dispone delle importazioni foto, registrazione e video e video di sfondo. Le immagini filmate vengono salvate e memorizzate ogni due minuti, nonché trasferite in un server presente negli impianti Bmw di Spartanburg.

L’impiego degli “occhiali intelligenti” non è, in un certo qual modo, una novità in senso assoluto. In questi mesi, l’italiana Texa ha sviluppato in collaborazione con Epson Italia gli occhiali “BT-200” per la realtà aumentata, vincitori lo scorso settembre dell’”Automechanika Innovation Award” nella categoria “Riparazione e Diagnosi”.
L’idea degli occhiali Texa – Epson Italia nasce da una tecnologia di origine militare, mutuata anche da altri settori, che permette all'autoriparatore di lavorare a mani libere e senza staccare gli occhi dal veicolo. Infatti, i dati tecnici o i parametri rilevati dal diagnostico vengono proiettati in sovraimpressione sugli occhiali. In pratica, il meccanico si ritrova ad avere le mani libere per lavorare, mentre attraverso gli occhiali vede contemporaneamente sia quello che sta concretamente facendo, sia i dati tecnici richiesti. Semplicemente inquadrando il pezzo, il software riconosce di cosa si tratta e propone la relativa documentazione, che il meccanico sceglierà fra tutte quelle disponibili attraverso un dispositivo collegato all'occhiale.

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Tags: nuove tecnologie bmw

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