In termini assoluti, sono 2.762.379 sui quasi 37 milioni di auto che circolano in Italia. Se si considerano i dati regionali emerge che la regione in cui vi è la percentuale maggiore di auto ecologiche è l’Emilia Romagna (16,89%, quasi una ogni sei), seguita da Marche (15,73%) e Umbria (10,19%). All’opposto di questa graduatoria si trovano la Sardegna (dove solo il 2,71% delle auto circolanti è ecologico), il Friuli - Venezia Giulia (2,88%) e la Valle D’Aosta (3,05%).
Il 7,5% rappresenta una percentuale piuttosto marginale, seppure in rapida crescita, indica Osservatorio Federmetano, soprattutto grazie alla crescente affermazione del gas naturale. Va considerato che, come noi stessi abbiamo pubblicato nei giorni scorsi, il parco auto circolante in Italia è fra i più “datati” d’Europa, dunque rispetto alle vetture a GPL, metano, ibride ed elettriche, la maggior parte delle autovetture in circolazione possiede, almeno in teoria, livelli di emissioni nocive più elevati. Per una riduzione in tempi brevi, riferisce Osservatorio Federrmetano, una soluzione efficace può essere rappresentata dal puntare a una maggiore diffusione dell’alimentazione a gas naturale, anche attraverso la trasformazione dei veicoli in circolazione.
“L’uso di un’auto a metano – sottolinea Dante Natali, a capo dell’Osservatorio Federmetano – consente anche di risparmiare nella spesa per il carburante. Il metano infatti è il carburante più economico tra quelli maggiormente diffusi. Il maggior investimento necessario per l’acquisto di un’auto a metano si ripaga in tempi brevi grazie al risparmio che si ottiene ogni volta che si riempie il serbatoio”.
A tutt’oggi, la rete di distributori di metano presenti in Italia conta più di mille impianti, il che la rende la più sviluppata d’Europa; inoltre, sono molti i modelli di vetture alimentate a metano presenti nei listini delle Case auto; la possibilità di scelta è dunque elevata.