La situazione del mercato auto di dicembre in Italia fotografata da ANFIA e da Osservatorio CarNext per l’usato rivela che al primo posto fra i modelli più venduti si conferma Fiat Panda
Anche il mese conclusivo del 2014 per il mercato auto in Italia si è concluso con il segno positivo. Ecco, in estrema sintesi, il quadro relativo alle nuove immatricolazioni che viene comunicato in queste ore da ANFIA sui dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti resi noti in questi primi giorni del 2015.Più nel dettaglio, a dicembre 2014 il mercato italiano dell’auto ha totalizzato 91.518 immatricolazioni, il che significa il 2,3% in più rispetto a dicembre 2013. Nel complesso, sul monte annuale nei dodici mesi del 2014 le immatricolazioni di autovetture nuove sono state 1.359.616, il 4,2% in più in confronto a tutto il 2013.
Al primo posto fra le vetture più vendute in Italia, dicembre 2014 ha confermato Fiat Panda, prima in classifica con 7.314 consegne; al secondo posto c’è Fiat Punto, che conferma la “piazza d’onore” di novembre; terzo posto per Lancia Ypsilon (3.387: la “piccola” Lancia è sempre ai primi posti; e questo speriamo possa ispirare i vertici FCA – Fiat Chrysler Automobiles a riconsiderare il ruolo di Lancia nell’industria automobilistica nazionale!), mentre in quarta posizione c’è Renault Clio seguita al quinto posto da Volkswagen Golf, Ford Fiesta in sesta posizione, e a seguire nella “top ten” di dicembre 2014 Toyota Yaris, Volkswagen Polo, Fiat 500 e Jeep Renegade.
Nella top ten di dicembre per i modelli diesel troviamo, al secondo posto, Jeep Renegade (1.784 unità), mentre al terzo si colloca Fiat 500L (1.658 unità). Al quinto posto si posiziona Fiat Panda (1.458) e al nono, infine, Fiat Punto (1.101).
Le marche nazionali, nel complesso, a dicembre hanno totalizzato 25.355 immatricolazioni (+1,4%), mentre prendendo in considerazione tutto il 2014 i volumi ammontano a 378.591 unità (+1%). I marchi di Fiat Group Automobiles (escludendo Ferrari e Maserati) totalizzano 25.265 immatricolazioni nel mese (+1,4%) e 376.721 immatricolazioni (+0,7%) nell’intero 2014. Segno positivo, a dicembre, per il marchio Jeep (+405%). Nell’intero 2014, risultati positivi per Fiat (+0,8%), Jeep (+94,5%), Ferrari (+20,1%) e Maserati (+378,7%).
Mercato dell'usato
Si conferma nuovamente in crescita il mercato dell’usato che (secondo dati resi noti dalla stessa ANFIA e da Osservatorio CarNext) totalizza, a dicembre, 379.125 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari. Nel 2014, indica Osservatorio CarNext, il mercato dell’usato al lordo delle minivolture (4.248.229 unità) è, nel complesso, cresciuto del 2,58% rispetto all’anno precedente.“La leggera ripresa del mercato dell’usato, che è essenzialmente fatto da privati, mostra un segno tangibile di orientamento positivo verso i consumi importanti come l’automobile. Non si può tuttavia ancora parlare di ripresa sostanziosa in quanto persistono forti limitazioni sia di tipo psicologico – manca ancora la sicurezza di raggiungere condizioni migliori – sia di tipo strettamente economico, visto che la congiuntura resta comunque ancora di segno negativo”, osserva Franco Oltolini, Operations director di LeasePlan Italia SpA.Nel complesso, la chiave di lettura del mercato auto in Italia di dicembre esprime un generale segno di incoraggiamento per il mercato, che dal 2008 è stato fra i più colpiti dalla crisi economica e che, sottolineano i vertici ANFIA, necessita di ripristinare i livelli di mercato fisiologici per l’Italia, che si attestano a circa 1,8 milioni di nuove autovetture all’anno, per la salvaguardia e il rilancio del comparto stesso. “Grazie al segno positivo di dicembre, settimo rialzo mensile consecutivo, seppur con volumi ancora bassi per questo mese, il mercato auto italiano chiude il 2014 positivamente secondo le previsioni, e verrà ricordato come il primo anno di ripresa dopo 6 annualità consecutive in flessione – commenta Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA - Il quarto trimestre dell’anno appena concluso risulta, così, in crescita del 6,1% rispetto all’analogo trimestre del 2013, concludendo in ascesa dopo il rallentamento dei due trimestri precedenti (a un primo trimestre in rialzo del 6,1%, avevano fatto seguito, infatti, un secondo e terzo trimestre a +1% e +4% rispettivamente)”.
“Questa chiusura d’anno può essere letta come un segnale di incoraggiamento per un settore che da anni accusa i colpi della crisi economica e che ha bisogno, per la sua stessa salvaguardia e rilancio, di ripristinare livelli di mercato fisiologici per un Paese come il nostro, ovvero intorno a 1,8 milioni di unità all’anno – prosegue Vavassori - Proprio per questo, non si possono ignorare gli elementi di debolezza che ancora caratterizzano il nostro mercato, in primis perché i volumi annuali sono ben distanti da questi livelli e si attestano, piuttosto, su quelli del lontano 1979; inoltre, perché alcuni segmenti che potrebbero fare da traino verso la ripresa, come quello delle auto aziendali, risultano ancora penalizzati da una fiscalità non equa rispetto a quella degli altri maggiori mercati europei. Infine, il segmento delle vendite ai privati, che rappresenta il canale più importante in termini di quota (63,3% nei primi 11 mesi del 2014), pur avendo registrato un incremento del 7,9% nel periodo luglio-novembre 2014, in recupero sul calo tendenziale dell’1,1% registrato nei primi 6 mesi dell’anno, non è nelle condizioni di esprimere appieno le sue potenzialità. Alla perdita di capacità di spesa delle famiglie, si aggiunge, infatti, come aggravante, l’inasprimento delle imposizioni fiscali sull’auto (è in vigore da ieri, per citare a titolo d’esempio solo i nuovi rincari, un aumento medio annuale dei pedaggi autostradali dell’1,3%) che pesano, soprattutto, sui costi di gestione dell’autoveicolo. In conclusione, il percorso di risalita richiede ancora molto impegno da parte di tutti gli attori della mobilità, non ultime le istituzioni, attraverso l’attuazione di misure che incoraggino il rinnovo del parco circolante e l’offerta di modelli sempre più performanti in termini di consumi, emissioni e sicurezza attiva e passiva, a tutto vantaggio non solo degli automobilisti e dei cittadini in genere, ma anche dello Stato”.