In questi giorni, Saito – azienda marchigiana specializzata nella riparazione turbocompressori e loro componenti, distribuzione di turbocompressori e parti di ricambio Mitsubishi Heavy Industries (per le quali è distributore autorizzato), Garrett, KKK, IHI, Toyota, Hyundai e Kia, nonché nella commercializzazione e distribuzione di testate, guarnizioni, assi a camme e motori (completi o alleggeriti) giapponesi e coreani – aggiunge un nuovo business al proprio portfolio. Si tratta della distribuzione dei principali Filtri Antiparticolato, un settore in parte collegato ai turbocompressori.
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Come gli stessi tecnici Saito avvertono, fra le cause di rottura del turbocompressore può esserci proprio il malfunzionamento del FAP (ostruzione); viceversa, la rottura di un turbocompressore spesso provoca il trafilamento del lubrificante motore verso il sistema di scarico, imbrattando così il FAP: tutte condizioni che provocano vita breve al turbo, a causa dell’innalzamento di pressione e temperatura dei gas.
I Filtri Antiparticolato distribuiti da Saito sono di due tipi: “Qualità Standard” (in Corderite, o più precisamente ciclosilicato di alluminio, ferro e magnesio), e “Qualità Premium” (nei quali viene utilizzato il carburo di silicio: in questo caso, il FAP dispone di una elevata qualità ed è perfettamente paragonabile al ricambio originale). La scelta di una di queste due soluzioni, indica Saito, risulta in ogni caso migliore rispetto alla rigenerazione.
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